BERGAMO – “Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese. Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all’azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime”.
Questo il testo della mozione approvata all’unanimità dal XXVI Congresso della Stampa Italiana. “Il Congresso – è scritto nella mozione – dà la massima solidarietà ai colleghi ungheresi, che venerdì prossimo attueranno una prima iniziativa pubblica di protesta a Budapest in collegamento con organizzazioni di cittadini.
I giornalisti italiani chiedono, inoltre, alle istituzioni della nostra Repubblica e ai membri italiani dell’europarlamento di sviluppare ogni pressione sulle autorità ungheresi, perché avvertano l’insostenibilità di questa legge e la modifichino in aderenza ai principi dei trattati europei.
Il Congresso impegna gli organismi dirigenti che verranno eletti a Bergamo a sviluppare nelle prossime settimane ogni iniziativa utile a portare concreto sostegno al giornalismo ungherese. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel continente, del bavaglio all’informazione, se l’Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti”.
Il Congresso impegna gli organismi dirigenti che verranno eletti a Bergamo a sviluppare nelle prossime settimane ogni iniziativa utile a portare concreto sostegno al giornalismo ungherese. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel continente, del bavaglio all’informazione, se l’Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti”.