POTENZA – Un colpo di pistola è stato sparato, la notte scorsa contro, l’automobile guidata dal giornalista di Televideo Rai, Nello Rega – autore del libro “Diversi e divisi” sulla convivenza tra islamici e cristiani – che è rimasto illeso.
Il fatto è avvenuto a pochi chilometri da Potenza, sulla statale Basentana, mentre il giornalista tornava a casa dopo aver trascorso una serata con alcuni amici, nel Materano. Rega viaggiava da solo.
Il proiettile è stato sparato da un’automobile che ha affiancato quella di Rega dopo averla speronata: il colpo ha infranto i vetri posteriori della vettura del giornalista che ha accelerato ed è riuscito a raggiungere Potenza dove ha avvertito la Polizia e i Carabinieri.
L’auto di Rega è ora in un deposito dei Carabinieri dove, oggi, i tecnici dell’Arma continueranno ad esaminarla.
Rega ha raccontato agli investigatori di aver visto sull’auto che ha speronato la sua almeno due persone e di aver sentito almeno un colpo di pistola: “Chi ha sottovalutato il pericolo che correvo – ha detto all’Ansa il giornalista – ora deve fare un esame di coscienza. Sono terrorizzato e chiedo ancora una volta allo Stato di proteggermi adeguatamente. Tuttavia – ha concluso il giornalista – non mollerò perché non voglio rinunciare alla mia libertà di pensiero”.
Dal settembre 2009, sono una decina gli episodi di minacce ricevute, a Potenza e a Roma.
La Fnsi aveva già segnalato mesi fa, al Viminale diversi casi di giornalisti minacciati per l’ovvio scopo di limitarne la libero attività professionale e l’espressione di plurali punti di vista. Tra questi, il caso dei ripetuti allarmi per la vita di Nello Rega dopo la pubblicazione del suo libro “Diversi e divisi”, una attenta analisi sulla convivenza tra islamici e cristiani.
Il collega, infatti, oltre a svolgere la sua testimonianza professionale di giornalista indipendente, è da tempo impegnato, sul piano civile, sulle frontiere del dialogo, della convivenza e della libertà religiosa. Per un certo fanatismo, invece, è considerato un pericolo da offendere e respingere. I colpi di pistola contro di lui, fortunatamente non andati a segno, rendono l’allarme molto alto. Al collega va la nostra piena e affettuosa solidarietà. Al Ministro degli Interni, Roberto Maroni, e alle autorità preposte alla sicurezza l’appello ad agire con determinazione per far luce su quest’ultimo grave episodio e per assicurare condizioni di serenità per la vita di Rega e della sua famiglia”.