
La giornalista, a carico della quale è scattato un mandato d’arresto, si sarebbe macchiata della colpa di avere difeso nei suoi articoli la causa del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) considerato da Ankara – come pure dagli Usa e dall’Unione Europea – un’organizzazione terroristica. Emine Demir potrà comunque ricorre in appello.
Non è la prima volta che in Turchia si condannano giornalisti per propaganda a favore del Pkk. La primavera scorsa il caporedattore ed editore sempre del quotidiano Azadiya Welat, Vedat Kursum, fu condannato a 166 anni di carcere. Kursum è in galera dal 30 gennaio 2009, quando fu fermato all’aeroporto di Istanbul mentre cercava di fuggire in Europa per chiedere asilo politico. (nuova Agenzia Radicale).