Da Governo e opposizione convergenza per la salvaguardia dei piccoli giornali

Restituire i fondi tagliati all’editoria

ROMA – “All’interno di una ottica di risparmio e di distribuzione oculata delle risorse, riteniamo comunque che vi siano tre punti ineludibili che riguardano il potenziamento delle risorse per le forze dell’ordine, l’investimento nei Beni Culturali e quello nella editoria per la salvaguardia anche dei piccoli giornali”. E’ quanto afferma in un comunicato il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.
Sull’argomento si erano già registrati interventi da parte dell’opposizione. “Contro questo editto di Tremonti faccia sentire la sua voce il sottosegretario Bonaiuti, che ha la delega all’editoria e che non può far passare sotto silenzio quanto succede”.

 Così, ai microfoni di CNRmedia, il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, a proposito dei tagli ai finanziamenti a radio, tv e giornali.

 “Parliamo di un fondo – ha detto Giulietti – già decurtato più e più volte che ora viene destinato a finanziare il 5 per mille. Questa decisione è una pugnalata alle spalle che comporterà chiusure e licenziamenti. Mi attendo di sentire la voce di Paolo Bonaiuti. Se non è d’accordo, faccia come Stefania Prestigiacomo, ponga la questione pubblicamente e minacci le dimissioni, impedisca questa cinica operazione. I soldi per il 5 per mille li prendano dal bombardiere Squalo Nero destinato all’Afghanistan, li prendano dalle spese militari, non dall’editoria”.
Dal canto suo, Matteo Orfini, responsabile del settore Cultura e Informazione della segreteria nazionale del Pd, ha chiesto al governo di ripristinare il sostegno a favore delle radio nel decreto legge milleproroghe. “La copertura – ha detto Orfini – non è una cifra immensa, siamo nell’ordine di alcune decine di milioni e comunque non può essere considerato uno spreco: è piuttosto una questione di democrazia”.

 Matteo Orfini ha sottolineato che “ancora non è arrivata una risposta da parte da parte del governo”, nonostante il fatto che “la questione di questi fondi destinati a coprire la spesa per le agenzie si trascini da un anno.

 Speriamo in una conclusione positiva – ha detto ancora Orfini – visto che siamo in presenza dell’ultima questione aperta per l’editoria e che non si è in presenza di cifre immense, ma che per le radio sono una questione di grande rilievo per poter continuare a svolgere una importante funzione di informazione: ed è per questo che dico che siamo in presenza di una questione di democrazia”.

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