
Sull’argomento si erano già registrati interventi da parte dell’opposizione. “Contro questo editto di Tremonti faccia sentire la sua voce il sottosegretario Bonaiuti, che ha la delega all’editoria e che non può far passare sotto silenzio quanto succede”.
Così, ai microfoni di CNRmedia, il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, a proposito dei tagli ai finanziamenti a radio, tv e giornali.
“Parliamo di un fondo – ha detto Giulietti – già decurtato più e più volte che ora viene destinato a finanziare il 5 per mille. Questa decisione è una pugnalata alle spalle che comporterà chiusure e licenziamenti. Mi attendo di sentire la voce di Paolo Bonaiuti. Se non è d’accordo, faccia come Stefania Prestigiacomo, ponga la questione pubblicamente e minacci le dimissioni, impedisca questa cinica operazione. I soldi per il 5 per mille li prendano dal bombardiere Squalo Nero destinato all’Afghanistan, li prendano dalle spese militari, non dall’editoria”.
Dal canto suo, Matteo Orfini, responsabile del settore Cultura e Informazione della segreteria nazionale del Pd, ha chiesto al governo di ripristinare il sostegno a favore delle radio nel decreto legge milleproroghe. “La copertura – ha detto Orfini – non è una cifra immensa, siamo nell’ordine di alcune decine di milioni e comunque non può essere considerato uno spreco: è piuttosto una questione di democrazia”. Matteo Orfini ha sottolineato che “ancora non è arrivata una risposta da parte da parte del governo”, nonostante il fatto che “la questione di questi fondi destinati a coprire la spesa per le agenzie si trascini da un anno. Speriamo in una conclusione positiva – ha detto ancora Orfini – visto che siamo in presenza dell’ultima questione aperta per l’editoria e che non si è in presenza di cifre immense, ma che per le radio sono una questione di grande rilievo per poter continuare a svolgere una importante funzione di informazione: ed è per questo che dico che siamo in presenza di una questione di democrazia”.
Dal canto suo, Matteo Orfini, responsabile del settore Cultura e Informazione della segreteria nazionale del Pd, ha chiesto al governo di ripristinare il sostegno a favore delle radio nel decreto legge milleproroghe. “La copertura – ha detto Orfini – non è una cifra immensa, siamo nell’ordine di alcune decine di milioni e comunque non può essere considerato uno spreco: è piuttosto una questione di democrazia”. Matteo Orfini ha sottolineato che “ancora non è arrivata una risposta da parte da parte del governo”, nonostante il fatto che “la questione di questi fondi destinati a coprire la spesa per le agenzie si trascini da un anno. Speriamo in una conclusione positiva – ha detto ancora Orfini – visto che siamo in presenza dell’ultima questione aperta per l’editoria e che non si è in presenza di cifre immense, ma che per le radio sono una questione di grande rilievo per poter continuare a svolgere una importante funzione di informazione: ed è per questo che dico che siamo in presenza di una questione di democrazia”.