Dopo 3 giorni sul tetto di una domus, il randagio salvato da un cronista dell'agenzia Kiodo News

Giornalista giapponese salva cane a Pompei

Il cane randagio salvato negli scavi di Pompei

NAPOLI – Un cane randagio, uno dei tanti che vivono agli interni degli scavi archeologici di Pompei, ha trascorso tre giorni sul tetto delle terme del Foro e delle vicine domus. Non essendo riuscito a scendere a terra, è stato salvato da un giornalista giapponese, Kiyoshi Ota, dell’agenzia di stampa giapponese Kiodo News. Il giornalista si era recato negli scavi per un reportage sul sito e i recenti crolli. Si trovava in compagnia dell’architetto Antonio Irlando, direttore dell’Osservatorio patrimonio culturale, quando si è accordo del cane, un meticcio bianco che abbaiava come se volesse chiedere aiuto.
Racconta Irlando: “Ero nei pressi del Foro dell’antica città di Pompei con il giornalista Ota, quando abbiamo notato il cane che andava avanti e indietro sul tetto. Ci siamo resi conto che si trovava in difficoltà. Poi un custode ci ha spiegato che era sul tetto da almeno tre giorni”.
Irlando e il giornalista Ota si sono attivati per cercare di salvare il cane. “Abbiamo contattato un veterinario e, grazie al suo aiuto, siamo riusciti a salvare il meticcio. Prima lo abbiamo nutrito e poi siamo riusciti a portarlo a terra”.
Sul tetto sono stati trovati avanzi di cibo, segno che numerosi turisti in visita negli scavi, essendosi accorti del cane sui tetti delle domus, gli hanno lanciato panini e altri tipi di cibarie per nutrirlo. L’animale è stato, poi, visitato dal veterinario che gli ha riscontrato una leggera tachicardia congenita ma, sostanzialmente, il suo stato di salute è buono.
“Ho pensato di dare un nome al cane, Kiodo, in omaggio al giornalista giapponese, che si è detto, ovviamente, soddisfatto per la particolare dedica”, ha dichiarato Irlando, soddisfatto per la buona azione compiuta.

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