L’emittente somala ha vinto il premio internazionale di Reporters sans frontières

E’ Radio Shabelle il Media dell’Anno

ROMA (Isf)- L’emittente somala Radio Shabelle ha vinto il premio internazionale Media dell’Anno, assegnato dall’organizzazione Reporters sans frontières, per essere “simbolo di coraggio” in un Paese tormentato da guerra e violenze. La radio privata trasmette da Mogadiscio ed è nel mirino degli islamisti per il suo impegno nell’informazione. Due suoi direttori sono stati assassinati: nel 2009 Mukhtar Mohamed Hirabe è stato ammazzato con quattro colpi alla testa mentre andava al lavoro e nel 2007 fu ucciso il suo predecessore Bashir Nor Gedi. Soltanto quest’anno hanno perso la vita altri tre redattori, mentre è in corso un’emorragia di giornalisti dal Paese.
Radio Shabelle è testimone in prima linea del conflitto tra forze armate somale, appoggiate dal contingente dell’Unione africana Amisom, e ribelli che controllano le aree centromeridionali e parte della capitale Mogadiscio, imponendo la sharia alla popolazione. Gli scontri hanno fatto centinaia di vittime tra i civili e quasi un milione e mezzo di sfollati. La metà della popolazione sopravvive soltanto grazie agli aiuti umanitari.
“Questo premio è un riconoscimento al nostro lavoro, ma anche al coraggio della gente e dei giornalisti somali”, ha detto alla premiazione Ali Abdi, responsabile della comunicazione della radio, “Nel nostro Paese regna il caos. Gli islamisti vogliono metterci a tacere e corriamo grossi rischi per dare le notizie, ma siamo determinati  continuare la nostra battaglia per l’indipendenza dell’informazione e per il rispetto dei diritti umani”. (fonte: NTNN)

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