Il vescovo-giornalista invita a reagire nella convinzione che l’impegno non è mai sprecato

La Locride può sconfiggere i suoi mali

mons. Giuseppe Fiorini Morosini

LOCRI (Reggio Calabria) – “Ancora una volta dobbiamo dire che la Locride deve attendere la sua salvezza ed ha bisogno di speranza. La vita sociale e politica dell’anno che volge al termine ha visto come momento decisivo le elezioni regionali, nel corso delle quali la Locride non ha potuto, o forse saputo, esprimere nessun esponente per il Parlamento regionale, dove nessuno ci rappresenta”. Lo ha detto mons. Giuseppe Fiorini Morosini, il vescovo-giornalista di Locri-Gerace, in apertura della novena dell’Immacolata, patrona della diocesi.
In quest’ultimo anno la Locride – ha spiegato mons. Morosini, iscritto al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ed all’Ucsi Calabria – ha registrato la perdita di tante strutture dell’apparato amministrativo, regionale e periferico, e così si sono ancora aggravate le nostre condizioni di cittadini; penso in questo momento soprattutto a quelle dei piccoli centri. Non abbiamo visto in questi mesi iniziative concrete atte a far scattare il tanto desiderato decollo del nostro territorio”.
A breve dovrebbe essere presentato al Governatore della Calabria un piano di rilancio per la Locride: “speriamo e speriamo sia la volta giusta”, ha detto mons. Morosini. Come credenti, ha poi detto il presule, “la prima cura da portare è quella all’appiattimento e all’acquiescenza di fronte alla situazione difficile nella quale ci troviamo. Non avere fiducia nel futuro ci fa chiudere nel nostro egoismo: situazione terribile del nostro territorio”.
Il vescovo si dice fiducioso: “la Locride può sconfiggere i suoi mali”, anche se “attorno a noi c’è troppa sfiducia, troppa rassegnazione, troppo appiattimento”: per questo “dobbiamo reagire, dobbiamo riportare nel cuore delle persone la fiducia e la convinzione che l’impegno non è mai sprecato”.
“Lo spegnimento della speranza è il più grande torto che noi cristiani possiamo fare alla Locride”, ha poi affermato mons. Morosini: “noi lavoreremo per il compimento di questa speranza con il nostro specifico”, ha aggiunto: “la formazione delle coscienze con i grandi principi del Vangelo, consapevoli che il male che soffriamo è frutto dell’allontanamento da Dio. Siamo convinti che solo un ritorno al Signore permetterà che i segnali di lotta si muteranno in opere di pace, e il benessere tornerà sul nostro territorio”.
“Finisca il tempo delle parole, delle buone intenzioni e delle promesse”, è l’invito del vescovo, che chiede “ai partiti costituiti” di “aprirsi al contributo dei giovani”, in modo che “dove prossimamente si voterà per il rinnovo dei consigli comunali vengano presentati ai cittadini candidati degni di ogni rispetto morale e notoriamente impegnati per il bene comune”. Il presule ha concluso rinnovando l’invito, rivolto all’Assemblea dei Sindaci, a “pensare ad un piano di sviluppo unitario della Locride, superando ogni forma di chiusura campanilistica”.

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