
Mons. Claudio Giuliodori
ROMA – I settimanali diocesani, patrimonio ormai consolidato dell’editoria italiana, rappresentano «una grande risorsa per le sfide che la Chiesa italiana si prepara ad affrontare sul versante educativo». Un versante che, per il nostro paese, costituisce una nuova emergenza.
Lo ha ricordato ieri, a Roma, mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, nella relazione d’apertura dell’Assemblea nazionale elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc).
Il vescovo ha, quindi, chiesto che si realizzi «una grande alleanza educativa tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti» nell’ottica «di un progetto educativo che veda crescere le sinergie tra i diversi soggetti».
Mons. Giuliodori ha poi ricordato che nel tempo attuale «agli operatori della comunicazione è chiesto di contribuire in modo decisivo alla salvaguardia e alla promozione di una “comunicazione buona”, perché è evidente che nessuno potrà educare alla vita buona senza una “buona comunicazione”».
Il presidente della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali, ricorda che la forza dei settimanali cattolici è il loro «radicamento ecclesiale» e il «legame con il territorio» ha precisato che «occorre una riflessione culturale che riprenda il valore del territorio e ne attualizzi il significato alla luce di profonde e veloci trasformazioni culturali e sociali», poiché «il territorio oggi più che mai – ha concluso – ha bisogno di prospettive e orizzonti nuovi che, senza nulla togliere a un’identità, lo rendano “cantiere di futuro”».