Il Financial Times incassa dalla versione online oltre 1 milione di euro di pubblicità

L’Economist su iPad letto dai cronisti

Titti Santamato

ROMA – Mentre Rupert Murdoch prepara il lancio di un nuovo giornale fruibile solo su iPad, The Daily, si moltiplicano le applicazioni delle testate sull’App store: l’ultima arrivata è quella del The Economist che annuncia il lancio di due apps sia per iPhone che per iPad. Ogni numero comprende anche l’edizione audio completa, con tutti gli articoli letti da cronisti professionisti. Un nuovo modo di fruire le notizie in cui un’altra testata inglese, Il Financial Times ha creduto sin dall’inizio e a giusta ragione: in sei mesi ha incassato dalla pubblicità per la sua applicazione più di un milione di euro e l’azienda ha deciso di regalare l’iPad a tutti i dipendenti.
Le applicazioni dell’Economist possono essere scaricate gratuitamente e prevedono la ricezione settimanale di alcuni articoli, selezionati dal direttore. L’edizione completa è disponibile in App Purchase ogni settimana dalle ore 22 del giovedì. Gli abbonati alle versioni digitale e cartacea avranno accesso illimitato a The Economist su iPad, iPhone e iPod touch oltre che al sito della testata, utilizzando i dati di riconoscimento del proprio abbonamento cartaceo o online. Una volta scaricata, ogni edizione della rivista viene archiviata sul dispositivo dell’utente e può essere letta integralmente anche in assenza di collegamento internet. Le singole edizioni possono essere acquistate ogni settimana al prezzo di euro 4,99 ciascuna.
“Abbiamo riformattato la rivista – dice il direttore John Micklethwait – per sfruttare al massimo iPad, iPhone e iPod touch pur conservando l’aspetto familiare di The Economist, con tutti gli articoli, i grafici, le cartine e le immagini presenti in ogni edizione cartacea settimanale. In aggiunta abbiamo integrato la nostra edizione audio, letta da cronisti professionisti, per passare facilmente dalla lettura all’ascolto. Abbiamo lavorato molto per fare in modo che queste nuove versioni di The Economist non siano solo facili da utilizzare, ma facciano anche sentire i nostri lettori a casa”.
“La diffusione della rivista cartacea – aggiunge Oscar Grut, managing director delle edizioni digitali – continua a crescere ed è oggi pari a 1,5 milioni di lettori. Prevediamo di raggiungere cifre simili con la nostra offerta digitale in tempi relativamente brevi”. E in tempi brevi, sei mesi, il Financial Times ha raccolto i frutti della sua versione digitale: ha incassato dalla pubblicità per la sua applicazione un milione di sterline (circa 1,1 milioni di euro), mentre sono già 400 mila le persone che hanno scelto di sfogliare il Financial Times sul tablet di Apple.
E forse per festeggiare il successo che l’amministratore delegato del giornale, John Ridding, ha deciso di regalare l’iPad ai 1800 dipendenti: non direttamente ma con un bonus in denaro specificando, in una circolare aziendale, che non si tratta solo di un benefit ma di un incoraggiamento a usare il dispositivo come strumento di lavoro. Speriamo che gli editori, anche italiani, seguano l’esempio.

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