Il gruppo di lavoro della trasmissione di Raitre spiega i temi della puntata di domani sera

“Vieni via con me” non è lottizzabile

MILANO – Si tira fuori da tutte le polemiche di questi giorni il gruppo di lavoro della trasmissione “Vieni via con me” su cui si è scatentato un polverone dopo la notizia della presenza nella prossima puntata di Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini. “Vieni via conme è un racconto ovviamente parziale e ovviamente discutibile – scrive in una nota il gruppo di lavoro del programma – che ha per tema i sentimenti, le passioni, i disagi, i problemi dell’Italia e degli italiani. Non è un tema lottizzabile, e non è neanche un tema partitico”. E sulle polemiche aggiungono: “E’ molto difficile poter replicare alle polemiche e alle recensioni preventive uscite sui giornali, per il semplice fatto che queste polemiche e queste recensioni preventive non hanno alcun nesso con quanto accadrà lunedì sera, in diretta, su Raitre”.
Nella nota poi si spiega il ruolo che avranno i due politici. “Al presidente della Camera e al segretario del Pd è stato chiesto di venire a leggere un elenco, come a decine di altri ospiti, persone pubbliche o cittadini sconosciuti. Nessuno spazio privilegiato, nessuna dilatazione dei tempi, nessun contraddittorio, nessuna intervista: i due elenchi di Fini e Bersani, rispettivamente intitolati “valori della destra” e “valori della sinistra”, occuperanno pochissimi minuti. Le altre due ore di trasmissione si occuperanno, come è facile immaginare, anche di molte altre cose, attraverso i monologhi di Roberto Saviano, l’esibizione di molti artisti, la lettura di molti elenchi”.
Poi una presa di distacco dal dibattito politico che “non ha alcuna attinenza con quanto verrà detto in una trasmissione che non è  un talk-show e non è una tribuna politica, ma una specie di lungo recitativo, in quattro puntate, sullo stato del paese”. E aggiunge: “così come intervengono preti, precari, attori, migranti, testimoni della vita italiana a vario titolo, interverranno anche due politici, che sono cittadini come gli altri. La trasmissione non ha alcuna pretesa di dare un quadro completo delle posizioni politiche, e soprattutto farlo non sarebbe né suo scopo né sua intenzione: per fare questo, il servizio pubblico dispone di ampio spazio in palinsesto, dai telegiornali ai talk show di approfondimento”.
Sulla motivazione che ha portato il programma a scegliere i temi della “destra” e della “sinistra” il programma spiega: “Destra e sinistra sono concetti che hanno avuto larghissimo peso nella storia nazionale, e ancora ne hanno.
  Verranno fotografati molto sinteticamente, dalle parole e dai volti di due leader. Verranno affrontati, come e’ nello spirito della trasmissione, come materiale culturale, non come contingenze di cronaca quotidiana”.

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