“Nel caso Boffo vi è stata una grave violazione che disonora la professione giornalistica”

Feltri: soddisfatta la Società Pannunzio

MILANO – La Società Pannunzio per la libertà di informazione, che denunciò il direttore editoriale del “Giornale”, si è detta soddisfatta che, “in un guizzo di dignità il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti abbia confermato la condanna a Vittorio Feltri per violazione del codice deontologico e abbia deciso in via definitiva di sospenderlo dalla professione giornalistica”.
“Certo – si legge in una nota della società – la riduzione quantitativa della sanzione, scaturita peraltro grazie a un tecnicismo formale, appare pilatesca. Tuttavia, la Società Pannunzio considera rilevante il riconoscimento conclusivo che nel caso Boffo vi è stata una grave violazione che disonora la professione giornalistica”.
“Il commento a caldo di Feltri – conclude la nota – dimostra che purtroppo ci sono Direttori che non conoscono la legge sulla stampa del 1948. Infatti, siamo pronti a dimostrare che, in questa vicenda, mai è stata pubblicata una rettifica nei termini stabiliti dalla legge, né mai Feltri ha comunicato ai suoi lettori di averli ingannati falsificando l’origine della fonte della notizia da lui data su Boffo. Come noi, in solitudine, denunciammo. Tuttora Feltri persevera nel vano tentativo di imbrogliare le carte, anziché di chiedere scusa ai suoi lettori”.

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