
Italo Bocchino

Massimo Donadi
ROMA – Il gruppo alla Camera dei Deputati di ”Futuro e Liberta per l’Italia” ha depositato, questa mattina, una mozione per impegnare il governo ad assicurare il pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo. La mozione è stata firmata da tutti i deputati FLI ed ha come primo firmatario il capogruppo Italo Bocchino.
La mozione ”impegna il governo a modificare lo schema di contratto di servizio tra Ministero dello Sviluppo Economico e Rai – Radiotelevisione Italiana s.p.a per il periodo 1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2012, recependo le indicazioni contenute nel parere della Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza dei servizi radio-televisivi dello scorso 9 giugno 2010 – in particolare per quanto attiene alla definizione degli indicatori di verifica della qualita’ dell’informazione – e adottando specifici e tempestivi strumenti di controllo sull’adempimento da parte della concessionaria degli obblighi del contratto di servizio, e più in generale degli atti di indirizzo parlamentare”.
Inoltre, il documento impegna il governo, ”fatte salve le competenze dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni e della Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza dei servizi radiotelevisivi, a disporre una verifica sull’adempimento da parte della concessionaria del contratto di servizio 2007-2009, anche per il periodo successivo alla scadenza, nelle more del suo rinnovo, affidandone la certificazione tecnica, sulla base dei dati raccolti, ad un organismo esterno, composto da esperti di riconosciuta autorevolezza scientifica e selezionato con procedure concorsuali”.
Subito d’accordo l’Italia dei Valori. “Pluralismo e libertà d’informazione sono principi cardini della democrazia e solo nell’Italia di Berlusconi e nei regimi totalitari vengono messi in discussione. Per questo voteremo la mozione di Futuro e Libertà”, ha, infatti affermato il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi.
”La Rai – aggiunge Donadi – è stata occupata dalle truppe berlusconiane, che controllano in modo militare l’informazione. Siamo in un Paese a libertà d’informazione vigilata, con il premier che ha un conflitto d’interessi grande come un grattacielo. Ci auguriamo che tutta l’opposizione converga su un testo che amplia gli spazi di libertà e verità”.