Attestazioni di solidarietà ai giornalisti in sciopero contro la chiusura delle redazioni di Bologna e Firenze

«l’Unità è un patrimonio da salvare»

Concita De Gregorio, direttore de l'Unità

Numerose attestazioni di solidarietà ai giornalisti de “l’Unità”, in sciopero per protestare contro la decisione dell’editore di chiudere le redazioni regionali di Toscana ed Emilia Romagna.
”Sono a rischio – afferma il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando – diversi posti di lavoro e molte professionalità. Speriamo che l’azienda ci ripensi e rilanci la storica testata, invece di mortificare chi vi lavora con passione, dedizione e onestà intellattuale”. Orlando sottolinea che l’Unità “a prescindere da ogni colore politico, è un patrimonio per l’intero Paese che va difeso e tutelato. Facciamo appello agli organismi di categoria affinché seguano la vicenda. Noi faremo tutto ciò che è nelle nostre prerogative per far si che la vertenza si risolva positivamente”.
Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo Pd al Senato, si dice “vicina ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro e ai giornalisti de l’Unità che stanno scioperando. Non entro nelle vicende aziendali ma continuo a pensare che l’Unità, nel suo complesso, sia un bene necessario da mantenere per l’informazione italiana e la sua libertà.

 Credo che sia importante trovare una soluzione positiva affinché le pagine locali, in realtà fondamentali come Emilia e Toscana, continuino a garantire a l’Unità quel radicamento sul territorio che è stato, proprio in quelle Regioni, un tratto essenziale di questa esperienza editoriale”.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ricorda che “appena pochi mesi fa la proprietà aveva deciso di rilanciare le due redazioni, tant’è che i segnali sembravano incoraggianti. Spero davvero – afferma Rossi – che venga individuata una soluzione positiva a questa situazione che, oltre a privare il settore dell’informazione di un validissimo ed autorevole contributo, mette a repentaglio il futuro di alcune famiglie”.

”Se la notizia della sospensione della cronaca locale di Firenze, e anche di Bologna, del quotidiano l’Unità venisse confermata, la città verrebbe privata di una voce storica e sarebbero a rischio posti di lavoro di validi professionisti”, aggiunge il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, assicurando che ”ai giornalisti che scioperano va la mia solidarietà e mi auguro che la decisione dell’azienda possa essere rivista”.

 Anche il comitato di redazione dell’Agenzia di informazione del Consiglio regionale della Toscana esprime ”piena solidarieta”’ ai colleghi de l’Unità, sottolineando che ”la situazione di crisi non può essere scaricata sui redattori, che già hanno pagato un tributo pesante”.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dal canto suo, ritiene che “al di là delle motivazioni, mi sembra una scelta comunque grave per le implicazioni che ha per i lavoratori, per l’impoverimento del panorama editoriale in particolare per la città di Bologna, fortemente legata a questa storica testata. I cittadini di questa città e dell’Emilia-Romagna – continua Errani – hanno sempre manifestato affetto a questo giornale, nel contesto di un confronto culturale e politico che richiede una informazione libera e plurale di cui l’Unità e le cronache locali sono state, e debbono continuare ad essere, un punto di riferimento essenziale. E’ questo l’invito che mi sento di rivolgere alla redazione”.
Piena e convinta solidarietà ai giornalisti dell”Unità’,anche dal Pdci. “Cancellare quelle cronache locali – commenta Manuela Palermi dell’ufficio politico del PdCI-FdS – significa mettere sul lastrico diversi lavoratori e, in un periodo di informazione omologata al potere come quello che stiamo vivendo in Italia, eliminare una finestra informativa critica e intelligente a tanti lettori. L’azienda ci ripensi e torni sui suoi passi. ‘L’Unità è un bene prezioso nell’attuale panorama giornalistico italiano, specialmente in regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana”.

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