L'indagine condotta dall'Istat rivela che ne è vittima una donna su due - Il testo integrale della ricerca

Donne e lavoro: molestie e ricatti

L'attrice francese premio Oscar, Marion Cotillard, protagonista dell'originale campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema delle molestie sessuali nei confronti delle donne sul posto di lavoro.

ROMA – Sono un milione e 224mila le donne che, in Italia, hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro (l’8,5% delle lavoratrici attuali o passate incluse le donne in cerca di occupazione).
E’ quanto emerge dall’indagine statistica ”Le molestie sessuali e i ricatti sessuali sul lavoro”, presentata ieri a Roma da Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat, e Simonetta Matone, capo di gabinetto del ministero delle Pari Opportunità, guidato da Mara Carfagna. 

L’indagine dell’Istat è stata effettuata nel 2008-2009 tramite intervista telefonica selezionando un campione di 60 mila famiglie per un totale di 24.388 donne di età compresa tra i 14 e i 65 anni, ed è stata sviluppata grazie alla convenzione stipulata tra l’Istituto di Statistica e il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una donna su due, di età compresa fra i 14 e 65 anni – nel complesso 10 milioni 485 mila – ha subito nel corso della sua vita almeno una molestia sessuale o un ricatto sul lavoro a sfondo sessuale. Più diffuse sono le molestie verbali (26%), i pedinamenti (21,6%), l’esibizionismo (20,4%), la molestia fisica (19%). Sono più a rischio – rileva l’Istat nel biennio 2008-2009 – le donne delle grandi città (64,9%) e nei comuni periferici (58%). Valori sopra alla media (51,8%) si rilevano per le donne del nord-ovest (57,2%) e del nord-est (54,3%); in particolare in Piemonte (58,9%), Lombardia (56,9%), Emilia Romagna (56,3%) e Liguria (55,5%).
Negli ultimi tre anni sono 347 mila le donne (2,4%) che hanno subito questi episodi. In particolare, le molestie rappresentano il 31,2% di queste situazioni mentre i ricatti e le richieste di disponibilità costituiscono il restante 68,8%, con una quota di circa il 35% costituito dalle sole richieste di disponibilità sessuale.
Tra le donne più giovani, di 14-34 anni, è maggiore la percentuale di coloro che hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul lavoro: negli ultimi tre anni il tasso è pari al 3,6% per quelle che hanno tra i 14 e i 24 anni e al 4,3% per quelle dai 25 ai 34 anni. Il tasso è maggiore anche per le laureate (3,8%).
Al Sud Italia emerge il maggior numero di vittime (3,2%) e tassi più elevati della media sono riscontrabili anche nei Comuni piccoli (3,4% per quelli fino a 2 mila abitanti) e più grandi (2,9% le vittime che vivono nei centri delle aree metropolitane).
Negli ultimi tre anni, in particolare, sono state 3 milioni 864 mila (il 19,1% del totale) le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia sessuale o un ricatto sessuale sul posto di lavoro. Le più colpite sono le ragazze di 14-24 anni (38,6%) che hanno il doppio delle probabilità di subire una molestia, seguono le 25-34enni (29,5%).

Il 9% dei lavoratori che hanno lavorato con superiori, colleghi o persone a loro sottoposte, dichiara di aver sofferto, nel corso della vita, vessazioni o demansionamento o privazione dei compiti. In totale sono 2 milioni e 630 mila persone. Il 6,7% dice di aver subito situazioni di disagio negli ultimi 3 anni, il 4,3% negli ultimi 12 mesi. A subire di più sono le donne, con il 9,9% nel corso della vita. Ci sono, inoltre, 7.948.000 di lavoratori che invece hanno vissuto situazioni di disagio caratterizzato però da frequenza e durata contenuta, ma una parte di questi, 198 mila, si possono definire “altamente a rischio”, dal momento che sono state oggetto di comportamenti vessatori più volte al mese, ma per una durata inferiore a 6 mesi. il testo integrale

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