Negli incontri di oggi a Roma, nella sede Fnsi, l'azienda ha illustrato le possibili ipotesi per affrontare la crisi

Epolis: slitta tutto al 22 settembre

ROMA – Un’altra settimana prima di decidere le sorti di Epolis. Mercoledì 22 settembre, alle ore 11.30, le rappresentanze sindacali e l’azienda Epolis si ritroveranno, infatti, a Roma per esaminare i documenti relativi alle soluzioni da adottare per far fronte alla grave crisi che ha portato alla cessazione delle pubblicazioni ed al mancato pagamento degli ultimi stipendi. I possibili accordi che sono stati oggetto dell’incontro protrattosi per tutta la mattinata e per parte del pomeriggio di oggi, riguardano un piano di rientro dalla situazione debitoria che l’azienda ha nei confronti dei giornalisti e l’ipotesi di ricorso alla cassa integrazione.
I rappresentanti aziendali hanno ribadito l’esistenza di progetti per la creazione di società locali che dovrebbero rieditare il giornale semigratuito e, in prospettiva, riportare al lavoro i colleghi di Epolis.
Il Sindacato ha posto, in particolare, l’accento sulla tutela dei colleghi oggi privi di reddito. All’incontro ha partecipato una delegazione aziendale guidata da Alberto Rigotti. Per la parte sindacale erano presenti i delegati delle undici Associazioni regionali di stampa direttamente interessate, il Comitato di redazione della testata ed esponenti degli enti economici della categoria (Inpgi, Casagit, Fpcgi). La delegazione sindacale era guidata dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi.

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