Conduttore della televisione di Stato RTA TV, era vicepresidente dell'associazione nazionale di stampa

Decapitato noto giornalista afghano

KABUL (Afghanistan) – Un noto giornalista afghano, Sayed Hamid Noori, è stato decapitato ieri notte nei pressi della sua casa a Kabul. Lo ha riferito all’agenzia Pajhwok il responsabile della polizia Muhammar Zahir. Noor, 45 anni, era un volto popolare nel Paese, conduttore della tv di stato RTA TV, ma anche vicepresidente dell’Associazione nazionale dei giornalisti CSJ. Secondo Zahir, il giornalista potrebbe essere stato assassinato da una persona che conosceva: infatti intorno alle 20.30 di ieri l’uomo era stato chiamato fuori dal suo appartamento ed era uscito senza maifetare resistenze o timori. Il corpo di Noor decapitato è stato trovato poco dopo non lontano dallo stesso appartamento. (Ansa).
Il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, ha disposto un’indagine sul brutale assassinio di un noto giornalista televisivo afghano. Lo ha riferito oggi dall’ufficio di presidenza.Sayed Hamid Noori, conduttore della tv pubblica Radio Televisione Afghanistan (Rta), è stato pugnalato più volte nei pressi della sua abitazione. Non sono noti né l’identità dell’assassino, né i motivi dell’aggressione. Secondo l’osservatorio sui media Reporter senza frontiere (Rsf), l’Afghanistan resta uno dei paesi più a rischio per i giornalisti, con 14 professionisti uccisi dal 2001 ad oggi a causa del proprio lavoro.Rahimullah Samander, capo dell’Associazione indipendente dei giornalisti afghani (Aija), ha detto di “condannare duramente quest’atto efferato e insistiamo perché il governo non lo ignori come accaduto in episodi precedenti”. L’uccisione di Noori segue di un giorno il rilascio del freelance giapponese Kosuke Tsuneoka, rapito a metà aprile, secondo il governo dai talebani. Ieri il governatore della provincia di Kunduz Mohammad Omar ha detto che Tsuneoka è stato rilasciato sabato, probabilmente dietro riscatto.Ancora in mano ai talebani sono invece due giornalisti francesi rapiti a dicembre nel nordest, Herve Ghesquiere e Stephane Taponier, che il segretario generale del presidente Sarkozy ha detto ieri essere entrambi vivi e in buona salute. La violenza in Afghanistan è al culmine dall’inizio del conflitto nel 2001, nonostante la presenza di un imponente contingente di 150mila truppe. (Reuters).

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