L’ultimo “scoop” del sito Wikileaks provoca indignazione e polemiche

Dossier sul mostro pedofilo

Mark Doutroux

BRUXELLES – E’ il dossier giudiziario sul “mostro pedofilo di Marcinelle” l’ultimo, provocatorio, “colpo” del sito Wikileaks, assurto agli onori delle cronache per la pubblicazione del “diario afghano”.  Le 1.235 pagine sono relative al belga Mark Doutroux, il “mostro” condannato, nel 2004, all’ergastolo per aver sequestrato sei ragazzine, quattro delle quali sono state uccise.
La pubblicazione dei documenti risale al 2009 ma solo ora è stata resa nota dai media belgi, provocando vive proteste in tutto il paese, in quanto gli atti sono ancora coperti dal segreto istruttorio. Il padre di una delle piccole vittime ha deplorato “l’esposizione sulla piazza pubblica di elementi tragici del dossier”.
Durissime critiche sono state espresse anche dal procuratore generale del Tribunale di Liegi, preoccupato anche per la pubblicazione di informazioni, rivelatesi false. Si tratta di audizioni di persone che hanno contribuito alle indagini e che non hanno alcun legame con il dossier, indirizzi, numeri di telefono e dati bancari. La procura ha fatto sapere di stare esaminando la legalità di questa pubblicazione da parte del sito di Julian Assange.
Come già anticipato, il fondatore di Wikileaks pubblicherà domani un nuovo documento della Cia sulla guerra in Afghanistan. Il primo di altri 15 mila annunciati, dopo i 77 mila già pubblicati.

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