IL LIBRO – Interessante inchiesta giornalistica sui viaggi della speranza

Il Malaffare a Lampedusa

ROMA (Asca) – Lampedusa, estremo sud d’Italia e meta agognata dalle migliaia di migranti che intraprendono rischiosi “viaggi della speranza” lungo le rotte del Mediterraneo.
Terra di mammane, di scarse scuole e troppe case, bella e sfregiata dall’abusivismo edilizio; isola dalle mille contraddizioni dove anche l’immigrazione può diventare guadagno. Spesso dai contorni loschi.
Lampedusa non è, e non è stata, solo l’epicentro degli sbarchi irregolari ma è il simbolo di un’Italia furba seppure dal cuore grande. Nel 2008 sono sbarcati a Lampedusa circa 31.000 migranti. Da maggio 2009, il centro di soccorso e prima accoglienza è vuoto. I barconi non arrivano più. Ma il malaffare è sempre dietro l’angolo.
Due giornalisti, Fabio Sanfilippo e Alice Scialoja raccontano l’isola più discussa del Mediterraneo conducendo un’appassionante inchiesta giornalisticae dando voce a chi di questa terra ha contribuito a tracciare la cronaca saliente di questi ultimi anni: dalla senatrice leghista Angela Maraventano, ex vicesindaco di Lampedusa e Linosa, ai rappresentanti delle organizzazioni che hanno operato sul posto: Msf, Unhcr, Legambiente ecc. Dal viceparroco tanzanese ai tanti Mourad che vengono dal Marocco o da altri Paesi africani. Dal prefetto Mario Morcone ad Adelina, l’ostetrica che a Lampedusa ha fatto nascere tutti. O quasi.
Per Carlo Bonini, “in un Paese senza memoria – il nostro – prigioniero della sindrome da assedio, “A Lampedusa” è una luce nel buio pesto.
E’ un atto di coraggio civile. E’ il racconto minuzioso di un’isola ridotta a discarica di corpi, cose e barche, spiaggiati da quel tratto di mare che oggi divide gli uomini non tra bianchi e neri. Ma tra la vita e la speranza di poter avere un giorno qualcosa che le somigli”.
“Nel libro – scrive Andrea Vianello – che state per leggere troverete il sindaco autonomista e la politica leghista del sud che accendono o sopiscono gli animi a seconda delle opportunità; troverete la nobiltà di uomini e donne che si impegnano per soccorrere i disgraziati che sopravvivono ai viaggi bestiali lungo il mare ma anche il vizio nostrano di litigare per le proprie competenze; e troverete come persino dietro l’accoglienza più premurosa rischi di nascondersi il malodore di un business collegato”.

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