Il presidente della Camera sottolinea che "la privacy non può essere garantita a discapito della libertà di stampa"

Ddl Alfano: Berlusconi deluso, Fini contento

Silvio Berlusconi

Gianfranco Fini

Il premier Berlusconi si dice deluso delle modifiche apportate dalla commissione giustizia della Camera al Ddl Alfano: “questa legge lascerà la situazione pressoché immutata”. A sollecitare un suo commento sono stati, ieri, i giornalisti in occasione della conferenza stampa di presentazione del Milan.
Secondo il presidente del Consiglio “la legge non lascerà agli italiani la libertà di parlare al telefono e l’Italia non sarà un paese davvero civile, come lo è, ad esempio, la democraticissima Inghilterra dove, invece, le registrazioni telefoniche non possono essere portate come prova nei processi né dall’accusa né dalla difesa. Qui da noi è uno scandalo assoluto. Il privato, senza avere commesso alcun tipo di reato, può venire registrato e vedere le sue conversazioni finire sui giornali, con un senso ed un peso completamente diversi rispetto a quello che ha detto, perché basta tagliare una frase e il senso cambia”.
Da Pescara, invece, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, esulta rilevando che “dopo tante incomprensioni, attacchi ed accuse di tradimento, è prevalso il buon senso”. “Una legge sulle intercettazioni era necessaria per la riservatezza delle persone ma la privacy non può essere garantita a discapito della libertà di stampa”.

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