La società, che si è aggiudicata la gara indetta a maggio, costituirà il Fondo in cui confluiranno tutti i beni immobili dell’Istituto

Inpgi: “Investire Immobiliare Sgr” gestirà il patrimonio

Andrea Camporese, presidente Inpgi

ROMA – Si è conclusa con l’aggiudicazione ad “Investire Immobiliare Sgr” (in associazione con “Polaris Sgr”) la gara europea indetta dall’Inpgi lo scorso mese di maggio per la selezione di una Società di gestione del Risparmio (Sgr)  a cui conferire l’incarico di costituire e gestire il Fondo immobiliare, che sarà denominato “Inpgi Giovanni Amendola”, nel quale verrà progressivamente apportato l’intero patrimonio immobiliare dell’Istituto.
La scelta conclusiva della gara – condotta da una commissione presieduta dal direttore generale, Mimma Iorio, e composta dal preside della Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, Giuseppe Ciccarone, e dal dirigente dell’Ufficio Finanza dell’Inpgi, Filippo Manuellli, – è stata approvata stamane, all’unanimità, dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto.
Il presidente Andrea Camporese ha sottolineato il valore di una decisione che definisce uno strumento innovativo ma più razionale, sia dal punto di vista fiscale ed economico sia gestionale del patrimonio abitativo, a garanzia delle prestazioni previdenziali dell’Inpgi.
Le quote del Fondo verranno sottoscritte per intero dall’Inpgi che, pertanto, resterà proprietario del patrimonio conferito, continuando ad esercitare, nei limiti e nelle forme di legge, un’attività di controllo della gestione del patrimonio immobiliare, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio stesso e di apertura a nuovi investimenti.
Il conferimento del patrimonio immobiliare dell’Inpgi ad un fondo ad esso riservato consentirà, peraltro, di far emergere le grandi potenzialità insite negli asset che lo compongono, attualmente rappresentate in bilancio a costi storici nettamente inferiori ai reali valori di mercato (696 milioni di euro contro oltre 1.200 milioni di euro).
Il conferimento graduale del patrimonio alla Sgr avviene senza alcuna modifica delle linee di politica abitativa, senza quindi alcuna scelta strategica di dismissione parziale o totale degli immobili di proprietà dell’Istituto.
Il personale dell’Ufficio Immobiliare dell’Inpgi resterà nell’organico dell’ente e continuerà a curare il rapporto con gli inquilini e a valutare i necessari interventi di manutenzione.
Allo stesso tempo il Cda, su indicazione del presidente, ha confermato le finalità istituzionali delle commissioni consultive che hanno competenza nella valutazione delle scelte immobiliari.
Per quanto riguarda i vantaggi dell’operazione, in particolare, il presidente Camporese ha sottolineato, oltre alla rivalutazione del patrimonio al valore di mercato, l’importanza del recupero in misura rilevante dell’Iva sia sugli acquisti di nuovi immobili che sulle prestazioni di lavori e servizi, in quanto per l’Istituto l’Iva (salita attualmente al 22%) è un costo vivo e quindi non recuperabile.
Sarà inoltre possibile dedurre tutti i costi di produzione prima di definire l’utile della gestione, oltre che reimpiegare la parte di utili non distribuita, esente da tassazione, in ulteriori operazioni di investimento, con un’evidente effetto moltiplicatore di ricchezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *