Pubblicista, nata ad Ancona da genitori siriani, avrebbe voluto lanciare un appello a favore della libertà di pensiero

Asmae Dachan, la giornalista che fa paura a Banca Marche

Asmae Dachan

ANCONA – E’ Asmae Dachan la giornalista marchigiana protagonista della vicenda che ha spinto l’Ordine dei giornalisti delle Marche ad annullare “per censura” la tappa romana della mostra itinerante sulla libertà di stampa alla vigilia dell’inaugurazione, lunedì prossimo, a Palazzo Cavalieri, sede di Banca Marche.
Nata ad Ancona il 28 novembre 1976 da genitori siriani, Asmae Dachan, giornalista pubblicista iscritta all’Ordine delle Marche, aveva chiesto di intervenire all’inaugurazione della mostra per rivolgere un appello a favore della libertà di pensiero e di espressione in Siria dove, nell’ultimo anno, sono stati uccisi 67 reporter siriani e stranieri.
Una partecipazione non gradita a Banca Marche, partner e sponsor dell’iniziativa, secondo la quale l’intervento avrebbe trasformato in “un’iniziativa politica una manifestazione di carattere culturale”.
Da qui la decisione del
 presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Dario Gattafoni,  di annullare l’evento e interrompere la collaborazione con Banca Marche ritenendo “inaccettabile per un Ordine, custode della libertà di stampa e di pensiero, chiedere di tacere e far tacere una sacrosanta voce di dissenso”.
Asmae Dachan è nata ad Ancona e vive a Rosora, ma le sue origini si perdono nella millenaria città siriana di Aleppo. Cittadina italiana, dopo la maturità linguistica ha studiato teologia per quattro anni, acquisendo una licenza in Diritto islamico. La sua insaziabile sete di conoscenza l’ha spinta, nel 2006, ad iscriversi e laurearsi in Scienze della Comunicazione all’Università “Carlo Bò” di Urbino.
Dal 2008 collabora con il settimanale “Voce della Vallesina” ed il sito “Inktolink”. Nell’ottobre 2008 ha partecipato al Concorso letterario internazionale “Città di Ancona”, nella categoria “Poesia singola”, ricevendo una segnalazione da parte della giuria del concorso. Nello stesso anno ha partecipato come co-autrice, per conto della Globe Research and Publishing, alla stesura del libro di scienza politica “Kazakistan” e del volume “Siria Guida Paese”. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo: “Dal quaderno blu” (Libertà Edizioni).
La sua passione maggiore è la scrittura e ama moltissimo leggere. I suoi autori preferiti sono Shakespeare, Virginia Woolf, Pirandello e il grande poeta Mario Luzi.
“Essere figlia di due culture – ha spiegato – mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti ed aprire il cuore alle diversità. Sono madre di due figli che riempiono la mia anima e la mia vita”.
“Quale umanità può accettare quanto accade in Siria”, afferma Asmae Dachan aggiungendo: “I nostri figli muoiono due volte, la prima per mano del regime, visto che imparano sin da piccoli cos’è la tortura, cosa vuol dire morire per un’infezione di un proiettile, e la seconda per colpa dell’indifferenza del mondo”.
https://www.giornalisticalabria.it/2012/03/24/banca-marche-“censura”-l’ordine-dei-giornalisti/

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