
Daniel Pearl
KARACHI (Pakistan) – Le forze di sicurezza pachistane hanno arrestato domenica scorsa un militante jihadista sospettato di aver preso parte all’omicidio di Daniel Pearl, il giornalista americano ucciso nel 2002.
I rangers, un’unità paramilitare pachistana, hanno fatto sapere di aver arrestato Qari Abdul Hayee, noto anche come Asad Ullah, in un’operazione condotta in un quartiere di Karachi, la megalopoli nel sud del Pakistan dove Pearl venne rapito e ucciso.
“Asad Ullah è stato il leader di Lashkar-e-Jhangvi (LeJ, gruppo jihadista armato) nella provincia meridionale di Sind (di cui Karachi è la capitale) ed è coinvolto in numerosi attentati terroristici. E’ legato alla morte del giornalista americano Daniel Pearl”, ha precisato una fonte dei Rangers.
Daniel Pearl, 38 anni, corrispondente del quotidiano “The Wall Street Journal”, scomparve il 23 gennaio del 2002 a Karachi. Quasi un mese dopo al consolato americano della città venne recapitato un video che mostrava la decapitazione del giornalista.
I genitori del giornalista, Ruth e Judea Pearl, che vivono a Los Angeles, hanno accolto con favore la notizia: “Siamo felici di apprendere di questo ultimo arresto e speriamo che la giustizia faccia il suo corso contro tutti quanti furono coinvolti nel sequestro e nell’omicidio di nostro figlio Danny”, hanno scritto in un comunicato.
Per il sequestro e l’omicidio di Pearl, nel giugno del 2002 è stato condannato a morte Omar Sheikh, il cui vero nome è Ahmed Saeed Sheikh. Altre tre persone sono state arrestate e condannate per la vicenda. Ma secondo un’inchiesta condotta da un ex collega del giornalista, sarebbe stato Khaled Sheikh Mohammed, la mente degli attentati dell’11 settembre, a giustiziare Pearl. (TMNews)