I due tedeschi che intervistavano Sajjad Ghaderzadeh sarebbero legati ai gruppi anti-rivoluzione

Sakineh
Confusione sullo “status” dei due reporter tedeschi arrestati per aver intervistato il figlio di Sakineh. Da Teheran, come riferisce l’Asca, si dice che siano legati legati ai gruppi anti-rivoluzione. A farlo sapere è, infatti, il portavoce del ministro degli Esteri iraniano, Ramin Mehmanparast.
Il procuratore di Teheran, Gholam Hossein Mohseni Ejeie, ha annunciato ieri l’arresto dei due stranieri, lasciando intendere che siano tedeschi. Ha poi precisato che i due, entrati in Iran come turisti, sono in custodia per aver intervistato il figlio di Sakineh.
”Una ricerca condotta dalle autorità ha dimostrato che queste persone non sono giornalisti e sono state arrestate per aver falsificato il loro status”, ha detto il procuratore.
Dal canto suo, il governo tedesco sta facendo “il possibile” per ottenere la liberazione dei due giornalisti tedeschi arrestati domenica a Tabriz probabilmente insieme a Sajjad Ghaderzadeh e Javid Hutan Kian, il figlio e l’avvocato di Sakineh, Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio. Lo ha affermato, riferisce l’Adnkronos/Aki, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando a Bucarest ad un gruppo di giornalisti.
“Siamo impegnati nell’ottenere la loro liberazione”, ha affermato la Merkel . “Stiamo facendo il possibile, ma al momento non abbiamo alcuna nuova informazione”, ha aggiunto. Oggi il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehmanparast, ha dichiarato che i due giornalisti tedeschi “sono collegati a cellule di controrivoluzionari”. Ieri il procuratore generale dell’Iran, Gholamhossein Mohseni-Ejei, ha annunciato l’arresto di due cittadini stranieri, precisando che si tratta di “finti giornalisti”, senza specificarne la nazionalità.