
Antonio Di Pietro
ROMA – Il carcere per i giornalisti non piace ad Antonio Di Pietro (Idv) perché rappresenta un “attacco alla democrazia”. Il leader del partito dice un “no” secco alla nuova legge sul reato di diffamazione a mezzo stampa, che potrebbe essere approvata lunedì prossimo al Senato.
“Notoriamente – dice Di Pietro, tra i più diffamati d’Italia, soprattutto da Sallusti e dal Giornale – è giusto che alla diffamazione si ripari attraverso il ripristino della verità nello stesso modo in cui è stata data la notizia e con il risarcimento economico, ma siamo contro il carcere perché, altrimenti si mette in gioco la libertà d’informazione e la democrazia, tanto più con questa legge che rompe il rapporto solidale nelle redazioni”.