
Renato Farina
ROMA – “La mia decisione di ammettere la paternità dopo la sentenza dà modo da una parte di riaprire il processo dando l’evidenza di un errore giudiziario, dall’altro dà la possibilità al magistrato offeso di querelarmi. Inoltre ho saputo solo dieci giorni fa che questo articolo firmato Dreyfus era stato querelato. Nemmeno Feltri e Sallusti ne sapevano qualcosa. Io posso giurare che non ne sapevo nulla. Punto”.
Intervistato da Tgcom24, così risponde Renato Farina, deputato Pdl e autore dell’articolo costato la condanna al direttore de “Il Giornale”. Farina spiega le sue ragioni: “Non provo un senso di colpa e moralmente non mi sento responsabile della condanna di Sallusti. Se io avessi saputo per tempo e il magistrato me l’avesse chiesto avrei detto di averlo scritto io. Se prenderei il posto di Sallusti? Io prenderei il suo posto tanto più che mi pende sulla testa una condanna di due anni e otto mesi per una vista in carcere dove avrei accompagnato una persona non autorizzata e che secondo me lo era” .
A chi chiede le sue dimissioni da deputato risponde: “Dimettermi? Perché? Non ho fatto nulla contro la legge” All’accusa d’infamia mossagli da Enrico Mentana ribatte: “Se vuole il magistrato può farmi causa, non vedo dove sia l’infamia”. (Ansa).