
Umran Zobi, ministro dell’informazione siriano
DAMASCO (Siria) – I giornalisti stranieri che entrano in Siria illegalmente “violano l’etica della loro professione perché riportano gli eventi in modo parziale”. Lo ha detto il ministro dell’informazione siriano Umran Zobi, portavoce del governo, in una conferenza stampa a Damasco.
Rispondendo a una domanda circa la presenza di giornalisti stranieri che entrano in Siria senza accredito giornalistico e si recano nelle zone di conflitto tra ribelli e governativi, Zobi ha detto: “Commettono due gravi errori: il primo perché violano la legge siriana e vanno incontro a conseguenze penali, il secondo perché violano l’etica della loro professione che impone di seguire un evento da tutte le parti e loro invece riferiscono solo un lato della questione”.
Le autorità siriane impongono forti restrizioni ai giornalisti che intendono lavorare nel Paese.
“Se i giornalisti con regolare accredito vogliono andare nelle zone calde – ha aggiunto il ministro – noi li sconsigliamo perché non è solo la loro responsabilità ma anche la nostra. A noi sta molto a cuore la vita di ogni singolo giornalista”. (AnsaMed).