
Nel video amatoriale pubblicato nelle ultime ore sul web, un ufficiale disertore dell’Esercito libero (Esl) dei ribelli, afferma che venerdì scorso la giornalista Yara Saleh, il cameraman, il fonico e l’autista sono stati “salvati dall’attacco violento dei gruppi criminali di al Assad”, in riferimento alle forze fedeli al presidente siriano Bashar al Assad.
“Li trattiamo come meglio possiamo e sono nostri ospiti, non sono stati rapiti”, afferma l’ufficiale che parla in piedi mentre sulla sua destra sono seduti su un divano la Saleh, il cameraman e il fonico. “
Accompagnati da membri dell’Esl, i giornalisti hanno ripreso immagini della distruzione causata a Tal dai gruppi criminali terroristi del regime”, ha aggiunto il militare disertore, che ha esplicitamente chiesto la fine dei bombardamenti indiscriminati e dell’assedio alla cittadina “perché tutti possano tornare a casa sani e salvi”. (Ansamed).
Reporter senza frontiere (Rsf), dal canto suo, esprime preoccupazione per la libertà di stampa in Siria e i crescenti episodi di violenza contro i giornalisti. L’organizzazione, in particolare, ha fatto appello al Cns e all’Esl per “l’immediata liberazione” della troupe di Syria News scomparsa a Damasco. Rsf conta 5 giornalisti uccisi in Siria da gennaio 2012, ma il totale complessivo è di oltre 10, e 29 tra blogger e citizen journalist morti. (Ansa).
“Li trattiamo come meglio possiamo e sono nostri ospiti, non sono stati rapiti”, afferma l’ufficiale che parla in piedi mentre sulla sua destra sono seduti su un divano la Saleh, il cameraman e il fonico. “
Accompagnati da membri dell’Esl, i giornalisti hanno ripreso immagini della distruzione causata a Tal dai gruppi criminali terroristi del regime”, ha aggiunto il militare disertore, che ha esplicitamente chiesto la fine dei bombardamenti indiscriminati e dell’assedio alla cittadina “perché tutti possano tornare a casa sani e salvi”. (Ansamed).
Reporter senza frontiere (Rsf), dal canto suo, esprime preoccupazione per la libertà di stampa in Siria e i crescenti episodi di violenza contro i giornalisti. L’organizzazione, in particolare, ha fatto appello al Cns e all’Esl per “l’immediata liberazione” della troupe di Syria News scomparsa a Damasco. Rsf conta 5 giornalisti uccisi in Siria da gennaio 2012, ma il totale complessivo è di oltre 10, e 29 tra blogger e citizen journalist morti. (Ansa).