
I giornalisti del Gruppo stanno ancora affrontando con senso di responsabilità le trasformazioni legate alla grave crisi economica che continua a colpire anche il mondo dell’editoria.
“La sfida dell’innovazione per il consolidamento e lo sviluppo dell’intero Gruppo – sottolinea il coordinamento – è centrale, i nuovi e sempre maggiori carichi di lavoro impongono idee e investimenti”.
Pur riconoscendo gli interventi tecnologici effettuati e in divenire, il coordinamento dei Cdr ritiene che “vada valorizzata la componente giornalistica: non è possibile garantire risposte adeguate e mantenere inalterata l’identità e la qualità del prodotto affrontando questa congiuntura solo con la logica dei tagli e della razionalizzazione dei costi”.
Il coordinamento dei Cdr chiede all’azienda “il rispetto degli accordi in essere, a partire dal mantenimento del livello degli organici. Non accetta stati di crisi striscianti e blocchi del turnover anche se non dichiarati, l’uso improprio dei collaboratori, dei contratti atipici e dei pensionati all’interno delle redazioni”.
Il coordinamento dei Cdr chiede all’azienda “un vero piano di sviluppo con organici adeguati ai nuovi carichi di lavoro delle proprie testate web, da attuare nella cornice del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico e degli accordi sulla multimedialità già sottoscritti, valorizzando di pari passo il giornale cartaceo, i periodici e le emittenti radio che restano il core business del gruppo”.
Il coordinamento ribadisce, infine, che “la libertà e la qualità del prodotto è garantita anche dal radicamento delle testate nel territorio. Invita, infine, l’azienda al rispetto dei valori che sono fondanti dell’identità del Gruppo, su tutti i diritti del lavoro, e sollecita risposte concrete”.
Pur riconoscendo gli interventi tecnologici effettuati e in divenire, il coordinamento dei Cdr ritiene che “vada valorizzata la componente giornalistica: non è possibile garantire risposte adeguate e mantenere inalterata l’identità e la qualità del prodotto affrontando questa congiuntura solo con la logica dei tagli e della razionalizzazione dei costi”.
Il coordinamento dei Cdr chiede all’azienda “il rispetto degli accordi in essere, a partire dal mantenimento del livello degli organici. Non accetta stati di crisi striscianti e blocchi del turnover anche se non dichiarati, l’uso improprio dei collaboratori, dei contratti atipici e dei pensionati all’interno delle redazioni”.
Il coordinamento dei Cdr chiede all’azienda “un vero piano di sviluppo con organici adeguati ai nuovi carichi di lavoro delle proprie testate web, da attuare nella cornice del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico e degli accordi sulla multimedialità già sottoscritti, valorizzando di pari passo il giornale cartaceo, i periodici e le emittenti radio che restano il core business del gruppo”.
Il coordinamento ribadisce, infine, che “la libertà e la qualità del prodotto è garantita anche dal radicamento delle testate nel territorio. Invita, infine, l’azienda al rispetto dei valori che sono fondanti dell’identità del Gruppo, su tutti i diritti del lavoro, e sollecita risposte concrete”.