Cdr del Secolo XIX e Assostampa ligure respingono le accuse pubblicate da “la Repubblica”: “Solo fantasie”

Giornalista trasferita su pressione della “cricca”?

Marcello Zinola

IMPERIA – A proposito dell’articolo dedicato allo scandalo del porto di Imperia, apparso oggi su “la Repubblica” e in cui si sottintende un collegamento tra il trasferimento della giornalista Loredana Grita del Secolo XIX – avvenuto nei giorni scorsi a causa della chiusura della redazione di Imperia – e presunte pressioni della cricca imperiese, il Comitato di redazione del quotidiano genovese e l’Associazione ligure dei giornalisti, guidata dal segretario Marcello Zinola, spiegano che “tale collegamento è totalmente privo di ogni fondamento”.
“I trasferimenti «punitivi», infatti, – sottolineano Cdr e Ars – non appartengono alla tradizione di una testata da sempre orgogliosa dell’indipendenza dei suoi giornalisti; in ogni caso, il sindacato non avrebbe mai consentito provvedimenti che lontanamente configurassero censure politiche. In tutta questa sporca vicenda il comportamento dei giornalisti del Secolo XIX è stato improntato alla più assoluta trasparenza, libertà e tutela dell’unico interesse che ci riguarda, quelle dei lettori”.
“Il Secolo XIX” ha affidato la replica al vice direttore vicario, Alessandro Cassinis, secondo il quale  “Loredana Grita è in corso di trasferimento per motivi di riorganizzazione interna al giornale niente affatto legati alle vicende del porto di Imperia, che ha seguito in totale libertà e senza alcun condizionamento, come testimonia il comunicato sindacale del comitato di redazione e dell’Associazione ligure dei Giornalisti pubblicato oggi sul Secolo XIX.
Il trasferimento – ha spiegato Cassinis – avviene quasi due anni dopo le pressioni di Bellavista Caltagirone e nel momento in cui la persona che ne avrebbe tratto un vantaggio è sotto inchiesta e in carcere. Se avessimo voluto fargli un favore saremmo stati un po’ lenti, no?”

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