Ancora ringraziamenti alla magistratura e alle forze dell’ordine per un’operazione che segna la presenza dello Stato

Pietro Comito: “Così si combattono sfiducia e rassegnazione”

Pietro Comito

Guido Columba

VIBO VALENTIA – “Intendo rivolgere il più vivo ringraziamento all’Arma dei Carabinieri, in particolare alla Compagnia ed alla Stazione di Vibo Valentia, ed alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nelle persone del pm Giampaolo Boninsegna e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, che all’epilogo dell’indagine denominata “Ragno” hanno fatto luce sul coacervo di intimidazioni che, tra gli altri, hanno colpito anche il sottoscritto”.
Il giornalista Pietro Comito, caposervizio della redazione di Vibo Valentia di “Calabria Ora”, ha così commentato gli esiti dell’operazione “Ragno” sfociati in un provvedimento di fermo nei confronti di dieci presunti affiliati alla cosca Soriano di Filandari, accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, minaccia, incendio, detenzione e porto abusivo di armi e di esplosivi, aggravati dalle modalità mafiose, commessi ai danni di imprenditori, investigatori ed anche giornalisti, tra cui anche il caposervizio della “Gazzetta del Sud”, Nicola Lopreiato.
“L’esito di questa attività – afferma Comito – dimostra quanto siano importanti l’impegno e la denuncia in una zona apparentemente franca del Vibonese, dove negli anni sono stati proprio la sfiducia ed il senso di rassegnazione della comunità ad alimentare il potere mafioso, producendo altresì un diffuso sentimento di giustizia fai da te, al di fuori delle regole della civile convivenza, come dimostrano alcuni tra i fatti di sangue più eclatanti della cronaca recente, che pregiudica la crescita di una provincia dalle risorse umane e paesaggistiche straordinarie”.
Dopo il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, che sottolinea il valore e la serietà dei colleghi Pietro Comito e Nicola Lopreiato, anche l’Unione Nazionale Cronisti Italiani, presieduta da Guido Columba, ribadisce la solidarietà ai due giornalisti calabresi.
L’Unione Cronisti ringrazia investigatori e magistrati “per avere individuato i responsabili delle minacce ai colleghi che avevano lo scopo di impedire un’informazione libera e completa su quanto accade in Calabria”.

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