
Julian Assange
LONDRA (Gran Bretagna) – Julian Assange, dalla sua prigione dorata nella campagna del Norfolk, lancia l’allarme per Wikileaks che, denuncia, si appresta a “chiudere” per mancanza di fondi, interrompendo la pubblicazione di “migliaia” di altri documenti segreti di Washington.
“Wikileaks – dice Assange in un videomessaggio – ha bisogno di voi, non possiamo permettere alle banche di controllare le nostre vite. Abbiamo deciso di concentrare tutti i nostri sforzi nel combattere la corruzione di questi istituzioni finanziare”.
“Se WikiLeaks non troverà una soluzione per eliminare questo blocco non saremo semplicemente più in grado di continuare (il nostro lavoro) oltre la fine dell’anno”, ha dichiarato Assange, aggiungendo che la sua organizzazione ha bisogno di 3,5 milioni di dollari per superare i prossimi 12 mesi.
Il problema di Wikileaks non è la mancanza di donatori, ma il blocco, attivo da dicembre 2010, dei canali di approviggionamento usati dal sito, a partire dai due circuiti di carte di credito Mastercard e Visa, “persuasi” dagli Usa a rompere ogni rapporto con la struttura di Assange.
Da Visa e Mastercard, insieme a Bank of America, eBay, PayPal e Western Union, arrivavano il 95% dei fondi per Wikileaks.
A luglio Wikileaks presentò un esposto all’antitrust europea denunciando Visa e MasterCard per violazione dei trattati Ue.
Assange spera che Bruxelles decida, entro metà novembre, di aprire una procedura di infrazione contro i due circuiti di carte di credito. (Agi) .