
Roberto Natale
ROMA – A 24 ore dalla riunione in cui l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni discuterà la delibera sul copyright su Internet, blogger italiani, artisti, esponenti della rete, leader politici, cittadini e utenti del web si troveranno per una no-stop contro il provvedimento. E’ “La notte delle rete”, organizzata per il 5 luglio alla Domus Talenti a Roma.
“L’Agcom – spiega una nota – si appresta a votare una delibera con cui si arrogherà il potere di oscurare siti internet stranieri e di rimuovere contenuti da quelli italiani, in modo arbitrario e senza il vaglio del giudice. Su internet oltre 130.000 cittadini hanno espresso il loro dissenso via email all’Agcom e cresce di ora in ora il passaparola su Facebook, una mobilitazione on-line e off-line che ha già dimostrato con il referendum quanto possa risultare incisiva. Ma la protesta continua anche fuori dal web”.
“La notte della rete” sarà trasmessa in diretta streaming su Il Fattoquotidiano.it e su una rete di tv locali, accompagnato dai tweet e dai messaggi indirizzati all’Agcom. L’iniziativa sarà preceduta da una serie di flash-mob. Fra i presenti già confermati: Olivero Beha, Pippo Civati, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Alessandro Gilioli, Peter Gomez, Beppe Giulietti, Giulia Innocenzi, Gianfranco Mascia, Roberto Natale, il Piotta, Franca Rame, Guido Scorza e Mario Staderini.
“Agcom deve porre in moratoria la regolamentazione – sostiene Luca Nicotra di Agorà Digitale, tra gli organizzatori dell’evento – o metterà a rischio non solo la libertà di espressione, informazione e accesso alla conoscenza, ma lo stesso funzionamento democratico delle istituzioni”.
“La delibera Agcom prevista per il 6 luglio finge di difendere il diritto d’autore per poter censurare la rete. Spero che l’associazione 100 autori non sifaccia strumento di operazioni liberticide e soprattutto non diventi ostaggio dei network televisivi”. Lo afferma Roberto Cuillo, responsabile redazione Web, dipartimenti e feste del Pd.
“Primo interesse di un autore – sostiene Cuillo – dovrebbe essere quello della diffusione di massa del suo prodotto, non di recintarlo. Così come è interesse di tutti difendere il copyright e il lavoro creativo dalla pirateria alla luce delle nuove tecnologie. Ma questo non può essere fatto al di fuori da una normativa europea e sovranazionale. Soprattutto non puòessere accettata la censura. E gli autori dovrebbero essere in prima fila nel respingere qualsiasi tentativo di repressione della creatività”.
“La delibera dell’Agcom – prosegue Cuillo – prevede la possibilità che possa essere la stessa Agcom a inibire gli accessi ai siti e chiuderli. Vale anche per i siti stranieri e tutto ciò in assenza di una legge approvata dal Parlamento che lo consenta. In teoria si potrebbero chiudere in un solo colpo YouTube e Facebook. E’ un provvedimento che va tutto nella direzione di difendere gli interessi della televisione e inibire l’attività spontanea e individuale della rete. Ed è sospetta la fretta con cui l’Authority sta cercando di far passare questa delibera: subito dopo i due turni elettorali e in un periodo di grande incertezza politica per la maggioranza. Tramite l’Agcom il governo consuma una vendetta sui risultati elettorali, mettendo un bavaglio alla rete. Il copyright va difeso, ma non c’é copyright senza libertà”.