
La polizia copre il corpo di Valério Nascimento (nel riquadro in alto)

Julio Castillo Narvàez
SAN PAOLO (Brasile) – Sgomento e preoccupazione per gli omicidi di due giornalisti, avvenuti in Brasile e Perù negli ultimi giorni, è stata espressa dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), dall’Associazione interamericana della stampa (Sip) e da Reporters Sans Frontieres.
L’Inter American Press Association ha esortato le autorità dei due paesi ad indagare e chiarire, al più presto, le cause degli omicidi di Valério Nascimento, proprietario e direttore di Panorama Geral, ucciso in Brasile, e di Julio Castillo Narváez, reporter di Radio Ollantay, assassinato in Perù.
Il presidente della Sip, Gonzalo Marroquín, ha espresso “sgomento per questi nuovi crimini, che inducono seriamente a riflettere su una professione a rischio, per la quale c’è ancora molto da fare per garantirne la sicurezza”.
Roberto Riva, presidente del Comitato per la libertà di stampa e l’informazione, ha sollecitato le autorità di Perù e in Brasile ad “accertare immediatamente i motivi dei due omicidi ed assicurare alla giustizia mandanti ed esecutori”. E sulla stessa linea si è espresso Carlos Lauria, coordinatore Cpj per le Americhe, “allarmato da questa serie di violenti attacchi ai giornalisti che denunciano casi di corruzione ufficiale”.
Julio Cesar Castillo Narváez, conduttore del programma radiofonico “Noticiero Ollantay”, è stato ucciso mentre stava pranzando in un ristorante di Viru, nel nordovest del Perù. Quattro uomini non identificati sono entrati nel ristorante e l’hanno ucciso con sei colpi di pistola. Uno dei principali sospettati è un killer diciassettenne chiamato “Delvi”. Il giornalista, ha denunciato l’Associazione della Stampa del Perù, era stato minacciato dopo una trasmissione radiofonica nella quale aveva rivelato il presunto coinvolgimento di un funzionario del governo locale in un episodio di corruzione.
Valério Nascimento, 49 anni, invece, è stato ucciso da alcuni sconosciuti, che gli hanno sparato due colpi di pistola alla testa e alla schiena, davanti alla propria abitazione di Rio Claro, un Comune dello Stato di Rio de Janeiro. Il 29 aprile scorso, aveva denunciato dalle colonne del giornale di sua proprietà, “Panorama Geral” (uscito appena in quattro numeri), presunte irregolarità ed episodi di corruzione degli amministratori della vicina città di Bananal nella gestione degli investimenti per gli ospedali, i parchi pubblici e gli impianti di trattamento delle acque reflue.
Il quotidiano “O Globo” ha riferito che l’ufficiale incaricato delle indagini, Carlos Matos, non esclude la matrice politica del delitto, in considerazione dell’impegno sociale del giornalista che, per due volte è stato candidato ai consigli comunali di Rio Claro e Angra dos Reis ed attualmente era a capo dell’Associazione dei Residenti di Lidice.
E’ il terzo giornalista vittima di violenze a Rio de Janeiro, negli ultimi due mesi. Il 23 marzo scorso, Ricardo Gama, autore di un blog che denuncia omicidi extragiudiziali della polizia, è stato centrato da tre pallottole mentre attraversava, a bordo della propria autovettura, il quartiere di Copacabana, a Rio de Janeiro. Il giornalista, per fortuna, si è miracolosamente salvato.
Il 9 aprile, invece, a Vitória de Santo Antão, nello stato nord-orientale di Pernambuco, è stato ucciso Luciano Leitão Pedrosa, un giornalista radiofonico e televisivo noto per le sue critiche agli enti locali ed ai gruppi criminali. Il reporter di Radio Metropolitana FM e conduttore di un programma sulla locale TV Vitória, si occupava di inchieste sul perverso intreccio tra politica e criminalità organizzata. (c.p.)