
Guido Columba
MILANO – “Oggi, durante il processo Ruby, è stato violato il diritto dei cittadini ad essere informati. Ed é stato fatto non ammettendo nell’aula né telecamere né fotografi in una società dove le immagini sono al centro del diritto di informazione”. E’ l’opinione del presidente dell’ Unione Cronisti Italiani (Unci) Guido Columba che protesta, oggi, insieme a una delegazione dei cronisti lombardi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano.
Una protesta contro l’ordinanza che ha impedito a cameramen e fotografi di essere presenti nell’aula dove di celebra il processo.
“Abbiamo formulato fino agli ultimi istanti – spiega Columba – una nostra proposta di mediazione che, a nostro giudizio, non avrebbe creato alcun problema, proposta che continueremo a sottoporre ai magistrati e cioé di ammettere in aula una telecamera del servizio pubblico, della Rai, una di Mediaset e una di una troupe straniera, nonché quella di acconsentire l’ingresso in aula di un fotografo dell’Ansa. Ciò non avrebbe creato alcun problema e nessun motivo di sicurezza come invece ci è stato risposto. Le troupe presenti in aula avrebbero poi avuto l’obbligo di girare le immagini e le fotografie senza alcun onere a tutte le altre televisioni e testate”.
“Nel 1993 – spiega ancora Columba – eravamo qui come Unione Cronisti per una manifestazione a difesa dei magistrati del pool di Milano. Oggi mi dispiace essere qui per protestare contro questa decisione. Non credo sia un problema di categoria ma di singole persone e spero ancora che la nostra proposta possa essere accolta nel prosieguo del processo”.