ROMA (Agenparl) – “Da giorni registriamo attacchi ingiustificati che irridono sostenendo che la dirigenza di Fintecna ed i suoi vertici siano ormai anziani, che hanno l’unico scopo di gestire i loro benefits senza realizzare nulla di concreto e che la principale attività sembra non far nulla, così almeno non si sbagli. In buona sostanza una classe dirigente da rottamare, in linea con la vulgata che il populismo politico più becero da qualche tempo utilizza in mancanza di altri argomenti. La grossolanità di queste affermazioni suscita non poca indignazione e rivela il pessimo livello di professionalità di certi settori del giornalismo.
Nessuna valutazione viene svolta sulle effettive attività di Fintecna, sul ruolo che assolve nel panorama della pubblica imprenditoria, sui criteri con i quali è amministrata. Solo grottesche considerazioni gratuite ed ingiuste. Come se l’esperienza e la professionalità maturata in anni di prestigiosa carriera da parte dei vertici della Società, improvvisamente, diventasse un elemento negativo piuttosto che motivo di apprezzamento e riconoscenza. Uomini che continuano a servire lo Stato con impegno ed efficacia che dovrebbero, secondo le inaccettabili propalazioni di un giornalismo strumentale a chissà quali finalità, farsi da parte soltanto per ragioni anagrafiche. Tutto ciò è riprovevole e merita la più ferma censura, mentre è auspicabile che di argomenti complessi, come l’amministrazione di un’importante azienda pubblica, si occupino giornalisti capaci ed esperti e che, soprattutto, conoscano le cose di cui parlano”.
Lo dichiarano, in una nota un gruppo, i senatori del Pdl: Giuseppe Valentino, Francesco Paolo Bevilacqua, Franco Mugnai, Vincenzo Speziali, Laura Allegrini, Alberto Balboni, Antonio Battaglia.