Intervistato dal Tg1, il procuratore capo di Napoli, Giovani Domenico Lepore, se la prende con la stampa

“Oggi i magistrati vanno dietro ai giornalisti”

Giovandomenico Lepore

ROMA – “Una volta erano i magistrati che facevano le indagini e i giornalisti che gli andavano dietro, oggi è tutto cambiato sono i giornalisti vanno avanti e noi andiamo dietro. Noi dovremmo seguire quello che dicono loro, quello che prevedono loro”. Lo dice, intervistato dal Tg1, il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore.
“Molte volte la propalazione di una notizia pregiudica un’indagine importante e quindi produce un grave danno alla giustizia. Bisogna stare attenti alla propalazione di notizie – sottolinea Lepore – perché si può dare una notizia che fa un danno enorme a una persona, danno che non viene riparato da un’eventuale assoluzione o riparazione di carattere economico”.
Il rischio, spiega il procuratore, è che le notizie diffuse possano “influire molto sul pubblico dei lettori” e inoltre, “danno molto spesso notizie molto inesatte”. E precisa: “Mi riferisco alle indagini e alle notizie che stanno apparendo in questi giorni sui giornali soprattutto per quanto riguarda le indagini di Milano e anche queste nostre recenti indagini”.

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