Caporedattore centrale dell’Ansa, figlia di Sandro Curzi e Bruna Bellonzi, aveva 58 anni. La Fnsi: “Un dolore per tutti”

Lutto nel giornalismo: è morta Candida Curzi

Candida Curzi

ROMA – E’ morta questa notte Candida Curzi, caporedattore centrale dell’Ansa fino all’agosto scorso. Avrebbe compiuto 59 anni il prossimo gennaio. Lascia il marito e collega Vitantonio Lopez e tre figli: Emilio, Corallina e Olivia.
Nata a Roma, figlia di Bruna Bellonzi e Sandro Curzi, storico direttore del Tg3, la nostra collega Candida aveva trascorso la sua intera vita professionale all’interno dell’Agenzia.
Cronista di razza, giornalista appassionata e rigorosa, era stata inviata di punta su alcuni dei maggiori fatti di cronaca italiana degli anni ’80 e ’90.
Nel corso della sua carriera, era stata, fra l’altro, responsabile delle redazioni Cronache italiane e Cultura e spettacoli prima di approdare all’Ufficio centrale.
Una vita professionale all’insegna della curiosità e della caccia alla notizia  ma anche dell’impegno sindacale a difesa dei diritti e dell’integrità della professione. Un modello per quei tanti giovani colleghi che si affacciavano alla professione e che trovarono spesso in Candida un riferimento importante e un sostegno.
Ad agosto aveva lasciato l’Agenzia con un ultimo e discreto richiamo ad una maggiore presenza femminile anche nelle figure apicali della professione.
“Ci ha lasciati Candida Curzi – annunciano sul suo profilo Facebook il marito Vitantonio e i figli Emilio, Corallina e Olivia – compagna, giornalista, madre amatissima e moglie innamorata. La velocissima e devastante malattia non ha mai scalfito la sua dignità, il suo coraggio e la sua straordinaria capacità di sorridere sempre alla vita. Gli amici la saluteranno sabato 30 novembre dalle 15.00 in Campidoglio, nella sala del Carroccio, all’interno del palazzo Senatorio”. (Ansa)

LA FNSI: “UN FULMINE A CIEL SERENO, UN DOLORE PER TUTTI”

Un fulmine a ciel sereno, una notizia dolorosa per tutto il giornalismo italiano. E’ morta Candida Curzi, improvvisamente, senza darci la possibilità, magari per un attimo, di essere più preparati a questo tristissimo, quanto inaspettato, epilogo. Tosta e battagliera nel suo lavoro di giornalista ha dimostrato anche nella sua vita privata, in questi mesi, la stessa forza nella riservatezza del dramma che stava vivendo.
Tutta la sua vita professionale l’aveva passata all’Ansa diventando un grande punto di riferimento per i colleghi e l’informazione del nostro Paese, esponente di una grande famiglia di giornalisti dal padre Sandro, alla madre Bruna Bellonzi, scomparsa pochi mesi fa. Ma il suo impegno professionale, dopo aver lasciato l’Ansa, si era spostato all’Inpgi dove ricopriva il ruolo di Presidente della commissione alloggi.
Una vita fatta di grande impegno per la categoria, per una maggiore presenza femminile nelle redazioni e protagonista di tante battaglie civili e professionali per l’affermazione di un giornalismo più vicino allo spirito dei lettori e dell’opinione pubblica che fino all’ultimo giorno ha portato avanti con rigore e spirito di servizio.
Alla famiglia di Candida, al collega Vitantonio Lopez e ai figli Emilio, Corallina e Olivia la vicinanza, l’affetto e l’abbraccio della Federazione Nazionale della Stampa.

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