Una targhetta commemorativa sulla panchina in cui amava rifugiarsi Pietro Calabrese

“L’ufficio di Pietro” a Villa Borghese

Pietro Calabrese

ROMA – Una panchina nel cuore di Villa Borghese, nella Valle dei platani. Qui il giornalista Pietro Calabrese, nei lunghi mesi della malattia che hanno preceduto la sua recente scomparsa, amava rifugiarsi: “Venite a trovarmi nel mio ufficio”, diceva ad amici e parenti che oggi hanno partecipato alla cerimonia con cui quella panchina gli è stata intitolata.
“L’ufficio di Pietro”, è scritto semplicemente sulla targhetta commemorativa, “il posto più bello in cui ricordarlo” ha detto commossa la figlia del giornalista, affiancata dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’assessore capitolino all’ambiente Fabio De Lillo, il sovrintendente ai beni culturali del Comune, Umberto Broccoli, il collega e amico di infanzia di Calabrese Alberto Acciari. “Pietro Calabrese – ha sottolineato Alemanno – era una di quelle persone che amano ma non fanno sconti, stimolandoci al continuo miglioramento. Ha dato tanto alla città e ci spinge ad essere più intransigenti anche nei confronti di noi stessi”.

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