
Pietro Grasso
ROMA – “La democrazia richiede un giornalismo responsabile. Un giornalismo professionale e qualificato, che esprime autorevolezza e credibilità nel lavoro di ogni giorno, può recuperare prestigio e funzione sociale e trovare di nuovo un ruolo primario nel gioco democratico. Un’informazione corretta e ponderata consente, infatti, ai cittadini di acquisire il ruolo e la forza di opinione pubblica, mettendoli in condizione di concorrere a determinare, orientare e modificare l’indirizzo politico. L’informazione arricchisce la democrazia”.
Lo afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno “Formare all’informazione”. “E’ giornalismo responsabile – aggiunge Grasso – quello che soddisfa il diritto del cittadino a sapere e conoscere, senza trascurare i diritti con esso eventualmente confliggenti e avendo cura dei soggetti deboli coinvolti ed esposti dall’informazione. Il sistema dei mezzi di informazione dovrebbe riconoscere e rispettare una precisa gerarchia di valori. L’etica e la moralità sono per il giornalismo un dovere assoluto, perché è diritto dei cittadini non solo e non tanto l’essere informati, ma soprattutto l’essere correttamente informati”.
“L’informazione – ha ribadito il presidente del Senato – è il presupposto della conoscenza e della formazione di un’opinione e, dunque, una condizione essenziale per vivere in democrazia. L’informazione nutre il dibattito e la formulazione delle idee. L’informazione è l’anima del vivere civile. Solo un cittadino informato può compiere scelte consapevoli, esercitare i propri diritti e partecipare al processo decisionale”. Ma non si può oggi parlare d’informazione senza tenere conto del “significativo cambiamento delle modalità con le quali si raccontano i fatti con l’obiettivo di farli conoscere, ciò che chiamiamo informazione, e di metterli in comune, ciò che chiamiamo comunicazione. La vita quotidiana di ciascuno di noi vede la presenza sempre più pervasiva di informazioni, contenuti e servizi distribuiti attraverso la rete internet e fruiti in ogni momento della nostra giornata”.
Ecco, dunque, che “l’attività dei giornalisti, nella società attuale, alla luce di tali trasformazioni, diventa sempre più rilevante e complessa. Garantire la corretta informazione diventa una precondizione essenziale per il corretto funzionamento della democrazia e l’effettivo godimento delle libertà e dei diritti fondamentali”.
“Oggi – aggiunge Grasso – disponiamo di un’enorme quantità d’informazioni e in tempo quasi reale. Ma la quantità e la rapidità delle notizie non ne garantiscono in alcun modo il livello qualitativo. Se poca informazione non consente la comprensione della realtà, allo stesso modo un’eccessiva quantità di notizie può uccidere l’informazione senza generare conoscenza. Non è di informazione quantitativa, di rumore, che la democrazia ha bisogno. Non di un fiume di notizie spesso addirittura superiore a quelle che riusciamo ad assimilare e gestire. Non di una rappresentazione riduttiva, superficiale e manipolatoria della complessità della realtà”. (Asca)