
L’accusa per gli imputati è di aver messo a repentaglio la sicurezza dell’Egitto con la diffusione di notizie ritenute false e di sostenere un’organizzazione “terroristica”, con un chiaro riferimento al movimento dei Fratelli Musulmani, che le autorità del Cairo considerano un gruppo “terroristico”.
Gli avvocati della difesa, come si legge sul sito web del giornale governativo al-Ahram, hanno chiesto di poter aver accesso ai documenti relativi al caso e alle prove raccolte, oltre ad aver richiesto la scarcerazione degli imputati in attesa della sentenza.
Otto degli imputati, infatti, compreso l’australiano Peter Greste (ex corrispondente della Bbc), sono in carcere. Gli altri, tra i quali due britannici e un olandese, sono processati in contumacia. I 16 egiziani sono anche accusati di appartenere a una “organizzazione terroristica”.
(Adnkronos/Aki)