L’azione legale partita da due utenti statunitensi. Il social network accusato di scansionare i messaggi e condividerli per profitto

“Viola la privacy e ci guadagna”: class action contro Facebook

SAN FRANCISCO (Usa) – Class action contro Facebook, accusata di raccogliere dati dei messaggi privati per utilizzarli a scopi commericiali, violando il diritto alla privacy degli utenti.
La querela sostiene che il gigante di internet agisce in violazione della legge della California e dell’Electronic Communications Privacy Act, la legge federale che regola la materia, ed è stata presentata lo scorso 30 dicembre presso la Corte distrettuale del nord della California.
L’azione legale è stata avviata da due utenti di Facebook, Matthew Campbell dell’Arkansas e Michael Hurley dell’Oregon, i quali sostengono che il social-network scannerizza la corrispondenza fra gli utenti, condividendo le informazioni con le agenzie che si occupano di pubblicità e di marketing.
Grazie a questo “target advertising”, sostengono i querelanti, Facebook avrebbe guadagnato 2,7 miliardi di dollari nel 2011. La querela è simile a quella subita da Google, accusata di violare i dati privati contenuti nei messaggi su Gmail. (Asca/Afp)

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