
Il Cardinale Angelo Bagnasco
ROMA – “Il giornalista non è un demiurgo, un deus ex machina, ma un mediatore, un traduttore, un facilitatore”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, aprendo oggi pomeriggio i lavori della XVII Assemblea nazionale elettiva della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) che si svolge a Roma, presso NH Midas Hotel di via Aurelia, fino a domani, sabato 30 novembre.
In particolare, ha aggiunto il card. Bagnasco, “il giornalista cattolico” ha una “freccia in più all’arco della sua capacità di mediazione: la libertà. La fede, infatti, non è la luce illusoria, che impedisce all’uomo di coltivare l’audacia del sapere”.
“Il credere – ha proseguito Bagnasco – non si oppone al cercare, come ci ha ricordato Papa Francesco nella Lumen Fidei. Al contrario: ‘Chi crede, vede; vede con una luce che illumina tutto il percorso della strada, perchè viene a noi da Cristo risorto, stella mattutina che non tramonta’”.
In altre parole, ha proseguito Bagnasco, “l’essere ‘nel mondo, ma non del mondo’ consente al giornalista cattolico una originale prospettiva capace di coniugare la responsabilità e l’impegno appassionato insieme alla libertà dagli interessi di parte, dai luoghi comuni, dal monopensiero che tende continuamente (e sempre più violentemente) a definire i confini del nuovo ‘politically correct’”. (Asca)