
Enrico Letta
ROMA – E’ in corso nell’aula della Camera l’informativa urgente del presidente del Consiglio, Enrico Letta, sulla vicenda Datagate. Al termine dell’intervento ci sarà un dibattito cui prenderanno parte tutti i gruppi parlamentari.
“In base alle risultanze dell’intelligence e dei contatti internazionali avuti – ha detto Letta – non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo, né delle nostre ambasciate. Non risulta che la privacy dei cittadini italiani sia stata violata da attività condotte da organismi informativi nazionali o da questi svolte in collaborazione con servizi di intelligence stranieri”.
“Fin dal luglio di quest’anno – ha proseguito il premier – le autorità statunitensi ci hanno assicurato che gli organismi informativi di quel Paese non hanno rivolto in via sistematica i propri strumenti di ricerca contro il nostro Paese.
I nostri servizi di informazione – ha sottolineato – non effettuano intercettazioni di dati in maniera difforme da quanto previsto dalle norme del nostro ordinamento. I servizi italiani – ha specificato Letta – non hanno mai partecipato, nè hanno mai ricevuto richiesta di partecipare ai programmi Prism e Tempora.
I servizi italiani hanno invece ricevuto una proposta di collaborazione finalizzata alla condivisione di dati non riguardanti cittadini italiani e la proposta è stata declinata in quanto ritenuta incompatibile con il quadro giuridico nazionale. In nessun modo l’attività svolta dai nostri servizi in collaborazione con organismi di intelligence stranieri è rivolta verso obiettivi italiani ed escludo che vi sia uno scambio massivo di dati su cittadini italiani, così come escludo l’esistenza di accordi che consentano l’acquisizione da parte di terzi di dati relativi alle comunicazioni nazionali”.
“ll sottosegretario di Stato Usa John Kerry – ha detto ancora il premier – mi ha confermato la volontà del presidente degli Stati Uniti di rifuggire dal mettere in opera azioni di sorveglianza di carattere generalizzato sulle comunicazioni nei confronti di istituzioni e cittadini di Paesi alleati. Occorre – ha concluso il capo del governo – mantenere salda la bussola dei rapporti transatlantici”. (Ansa)