ROMA – E’ morto ieri a Roma, a 57 anni, Aldo Quaglierini, “giornalista competente e appassionato de l’Unità”, come scrivono i suoi colleghi. All’interno del quotidiano “rosso” Quaglierini aveva diretto le redazioni di Cronaca e Sport.
“Preparato, serio, rigoroso, – lo ricordano così i giornalisti de l‘Unità – ma anche l’uomo sereno e franco (grande esperto di vini) sempre pronto allo scherzo e all’autoironia, quello giusto per confidare un fatto della vita”, Aldo Quaglierini aveva mosso i primi passi nel mondo dell’informazione a “Paese Sera”, “seguendo i fattacci di cronaca nella Roma di fine anni 80. Poi dal ‘90 a “l’Unità”, ancora cronaca – scritta in modo lineare senza fronzoli o forzature – quindi lo Sport, diretto con equilibrio e senso della notizia. Pensava a Livorno (dove era nato) e tifava Roma, ma solo fuori dal giornale (e senza farsene accorgere)”.
“Più vicino ai lettori meno ai riflettori – scrive, e usa il presente, Massimo Filipponi su l’Unità – Aldo ha solo una regola: quando spegne il computer, mette la giacca, si ingobbisce e via a passo svelto verso l’uscita. Senza voltarsi mai. Aldo oggi, per una volta, quella regola infrangila. Torna indietro”.
Quaglierini lascia la moglie, Loretta, e i figli Andrea e Lorenzo. Fino alle 20.30 di oggi, mercoledì 30 ottobre, resterà aperta la camera ardente nella clinica “San Francesco Caracciolo”, in viale Tirreno n. 200 a Roma.
IL CORDOGLIO DELLA FEDERAZIONE DELLA STAMPA
La Fnsi è vicina alla famiglia e a tutti i colleghi de “l’Unità” colpiti, in questo momento di dolore e sgomento, dalla scomparsa prematura del caro collega Aldo Quaglierini.