Il fotografo assassinato ieri doveva andare a fare jogging sul Lungotevere con i colleghi. Che lo hanno atteso invano

Daniele Lo Presti, gli amici: “Non era allegro come sempre”

Daniele Lo Presti

ROMA – Allegro, sempre di buonumore, conosciuto da tutti, colleghi e celebrità, amante della fotografia e della gente, quella che immortalava nei suoi scatti divenuti celebri, soprattutto tra gli amanti del gossip.
Era così Daniele Lo Presti, 43 anni, il fotografo dei vip e collaboratore per lungo tempo dell’agenzia LaPresse, ucciso nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 17.40, mentre faceva jogging.
E così lo ricordano i colleghi che hanno condiviso con lui giorni e serate in attesa dello scatto migliore, capace di raccontare gli aspetti più intimi delle celebrità. E proprio una di loro, ieri pomeriggio, aveva scherzato con lui.
Lo Presti, fino alle 16 di ieri, un’ora e mezza prima della morte, era appostato fuori da un ristorante della capitale in attesa di Fiorello.
Insieme ai colleghi, il fotografo aveva parlato di un altro paparazzo romano, morto circa un mese fa per un incidente in scooter.
Eppure, raccontano oggi gli amici, ieri non era allegro come il solito e forse proprio questo dettaglio potrebbe aiutare gli inquirenti a fare luce sulla vicenda.
“A una certa ora – racconta Claudio Bernardi, fotografo di LaPresse, che proprio ieri pomeriggio aveva lavorato con lui – Daniele è andato via. L’ho rivisto poco dopo in centro, mi ha detto che sarebbe andato a correre. Voleva rimettersi in forma, diceva che si sentiva appesantito”.
Lo Presti aveva appuntamento con alcuni colleghi per fare jogging sulla pista ciclabile di lungotevere Portuense e, non vedendolo arrivare, gli amici hanno provato a chiamarlo al cellulare. Poco dopo hanno visto a terra il corpo sotto il lenzuolo bianco e, intorno, la polizia. Soltanto uno dei colleghi è riuscito a riconoscerlo e, proprio come in un primo momento hanno fatto i sanitari e gli inquirenti, anche gli amici hanno pensato ad un malore.
“Era tornato da poco da una settimana in Calabria – racconta ancora Bernardi – dove viveva la sua famiglia e probabilmente sarebbe partito presto per andare a Capri o in altre località turistiche alla ricerca di scatti esclusivi”.
Lo Presti, infatti, aveva nel suo portfolio immagini che hanno fatto il giro del mondo, come quelli di Scarlett Johansson in barca con gli amici. Tra i suoi ultimi lavori, le fotografie di Kim Rossi Stuart con il figlio Ettore.
Il corpo dell’uomo è stato ritrovato da un passante sul lungotevere Portuense, in prossimità del ponte Testaccio a Roma, città nella quale lavorava e viveva. Sul posto è intervenuta la polizia che in un primo momento ha ipotizzato una caduta accidentale dal ponte, provocata da un malore. Ma quando il cadavere di LoPresti è stato portato all’istituto di medicina legale della Sapienza, i medici gli hanno trovato un foro in testa e, ancora conficcato nel cranio, un proiettile.
Al momento della morte il 43enne indossava abbigliamento sportivo e, al collo, aveva la chiave di casa. Con sè non aveva, invece, documenti. Sul luogo del ritrovamento, spiega la questura, sono arrivate due persone che lo hanno riconosciuto. Intorno alla mezzanotte, il medico legale ha contattato il commissariato di Roma Monteverde, competente per zona, per confermare la presenza del proiettile nel cranio. (LaPresse)

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