MOSCA (Russia) – Nuova lista nera di siti Web in Russia: sono oltre 180 gli indirizzi bloccati per contenuti considerati offensivi. E anche se i gruppi per i diritti umani hanno condannato la mossa come un tentativo di reprimere ulteriormente la libertà di internet, l’attività continua e si stanno valutando altre 6.000 denunce per contenuti offensivi.
“I nostri esperti stanno lavorando sodo e oggi più di 180 siti web sono stati aggiunti al registro” ha detto Aleksandr Zharov, a capo del Roskomnadzor, l’Authority russa competente. “Restano solo tre siti che devono ancora essere bloccati dai provider ospitanti. Si trovano al di fuori della Russia”, ha aggiunto.
La legge per creare un registro di siti web dai contenuti nocivi, ossia una lista nera, è stata approvata dal parlamento russo nel mese di luglio. In base a tale legge, le autorità possono bloccare l’accesso a siti contenenti pornografia infantile, materiale su droghe e dettagli su come suicidarsi.
L’agenzia ha lanciato il suo registro all’indirizzo “zapret-info.gov.ru” il primo novembre.
Nelle prime 24 ore di funzionamento, “zapret-info.gov.ru” ha registrato oltre 5.000 denunce per contenuti offensivi, il 96 per cento dei quali sono stati respinti. Il primo sito che contiene pornografia infantile è stato mandato offline martedì scorso. Nel frattempo le società di social networking, come VKontakte (un’alternativa russa a Facebook) sono state invitate a rimuovere il materiale offensivo.
La scorsa settimana, Google e YouTube hanno dato l’okay per ricevere informazioni dal registro russo su siti pericolosi. (TmNews)
Per l’Authority si tratta di siti dai contenuti offensivi. Per i gruppi per i diritti umani di una nuova mossa contro la libertà