Slittano le votazioni in Commissione Giustizia. Il relatore Berselli replica alle accuse del direttore de “Il Giornale”

Diffamazione, Sallusti “non aiuta” i lavori del Senato

Filippo Berselli

Alessandro Sallusti

ROMA – Potrebbero concludersi domani i lavori della commissione Giustizia del Senato sulla riforma della diffamazione a mezzo stampa. La seduta odierna, convocata con una eccezione alla prassi che prevede la sospensione dei lavori delle commissioni per la fiducia chiesta dal Governo sul ddl anticorruzione, non ha portato ad un sostanziale avanzamento dell’iter.
I relatori Filippo Berselli (Pdl) e Silvia Della Monica (Pd) hanno annunciato il deposito di un nuovo emendamento per andare incontro ad alcune osservazioni sollevate nel corso del dibattito. Berselli, che è anche presidente della commissione, ha fissato il termine per i subemendamenti alle 11.30 di domani.
L’urgenza dell’iter sul provvedimento in origine era stata dettata dal caso dell’attuale direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti, condannato in via definitiva a 14 mesi di reclusione e quindi a rischio carcere per una vicenda legata alla sua direzione di un altro quotidiano. Ma la commissione da ieri non è più in sede deliberante (cioè non può approvare il testo saltando il passaggio dall’aula) dopo la richiesta da parte di sei senatori del passaggio alla procedura ordinaria.
Decisione commentata da Sallusti, fra le altre cose, con un lapidario “politica cialtrona”. ”Le dichiarazioni di Sallusti hanno reso più problematici i lavori”, ha commentato Berselli, secondo il quale comunque “se non ci sono altri imprevisti entro la seduta di domani dovremmo essere in grado di licenziare il provvedimento, che è calendarizzato per l’aula martedì”. In ogni caso, Berselli ha tenuto a difendere il lavoro “imponente” della commissione: “Non abbiamo mica fatto un articolo unico «Sallusti non va in galera»”, ha sottolineato. (TMNews)

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