
Citato oggi dalla stampa panaraba, il sottosegretario agli esteri siriano, Faysal al Miqdad, ha affermato: “Esprimiamo il nostro cordoglio per la morte di qualsiasi essere umano, ma non è responsabile addossare la colpa al governo siriano se si è entrati nel Paese in modo illegale”.
“Porgiamo le nostre condoglianze al governo giapponese e alla famiglia della giornalista, ma quando un giornalista si comporta in modo irresponsabile – ha aggiunto Miqdad – egli deve mettere in conto di trovarsi in situazioni difficili”.
“Porgiamo le nostre condoglianze al governo giapponese e alla famiglia della giornalista, ma quando un giornalista si comporta in modo irresponsabile – ha aggiunto Miqdad – egli deve mettere in conto di trovarsi in situazioni difficili”.
Il sottosegretario agli esteri ha, inoltre, ribadito l’accusa a “bande armate che sono arrivate al punto di uccidere gente innocente e accusano poi il governo siriano”. Due colleghi della giornalista giapponese uccisa che erano assieme a lei al momento del suo letale ferimento hanno raccontato più volte di spari di arma da fuoco provenire da uomini armati con la divisa dei militari governativi siriani. (Ansamed).