
Gitta Sereny

Uno dei libri più noti della Sereny
LONDRA (Gran Bretagna) – La scrittrice e giornalista britannica Gitta Sereny, che ha dedicato gran parte della sua vita di autrice all’analisi di ciò che accadde al popolo tedesco durante il nazismo, è morta all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge all’età di 91 anni dopo una lunga malattia. L’annuncio della scomparsa, che risale a giovedì scorso, è stato dato oggi dalla famiglia alla stampa londinese.
Autrice di libri a cavallo tra storia e cronaca, in cui racconta fatti di cui è stata spesso testimone, Sereny ha pubblicato “In quelle tenebre” (Adelphi, 1994), biografia di Franz Stangl, il boia nazista di Treblinka, frutto di lunga serie di colloqui nel 1971 nel carcere di Dusseldorf; “In lotta con la verità” (Rizzoli, 1995), biografia dell’ex ministro nazista Albert Speer che aveva conosciuto nel 1945 assistendo al processo di Norimberga diventando poi amica dell’architetto di Hitler che intervistò a lungo; “Germania il trauma di una nazione. Riflessioni 1938-2001” (Rizzoli, 2002), dove parte da alcuni episodi autobiografici per collegarsi a momenti chiave dell’ascesa e della disfatta del Terzo Reich e alla fase successiva di chiarificazione e sanzione legale, con l’intervista alla regista Reni Riefenstahl, il resoconto del processo israeliano a John Demjanjuk e il caso della pesante eredità dei “figli della svastica” (a partire da Martin Bormann junior).
Si è occupata anche di bambini assassini, seguendo come giornalista clamorosi processi, come testimonia il suo libro “Grida dal silenzio. Storia di una bambina” (Rizzoli, 1999). Nel 1968 Mary Bell, undicenne di Newcastle, uccise senza motivo due bambini di quattro e tre anni, fu processata insieme a un’amica da una corte d’assise e condannata, lei sola, all’ergastolo.
Gitta Sereny che aveva seguito come giornalista il caso pubblicò nel 1972 un atto d’accusa contro il sistema penale inglese. A trent’anni dai fatti, ormai donna libera, Mary Bell entrò in contatto con la giornalista e riguardò il suo intero passato insieme a lei; da qui il libro che scatenò furiose polrmiche in Gran Bretagna. (Adnkronos)