Sua l’inchiesta che, su “Il Giorno”, anticipò Tangentopoli e il “repulisti” giudiziario di cui fu protagonista Di Pietro

Addio a Nino Leoni: sollevò il sipario su “Mani Pulite”

Antonio Di Pietro, pm in “Mani Pulite”

MILANO – E’ un lutto che coinvolge tutto il giornalismo italiano, non solo milanese, quello legato alla scomparsa di Nino Leoni, cronista di nera e giudiziaria de “Il Giorno”, classe 1923.
Passato alla storia per aver anticipato, con un’inchiesta sul racket del caro estinto al Pio Albergo Trivulzio, il ciclone “Mani Pulite” che, negli anni ’90, catapultò agli onori delle cronache l’allora togato Antonio Di Pietro. Che – raccontano i bene informati – , incontrandolo, rimproverò a Leoni di avergli procurato turni massacranti di lavoro.
Veneziano d’origine – e di battute, come ricordano i cronisti del Giorno – Nino Leoni era un giornalista giornalista. Di quelli vecchia maniera. Macchina fotografica al collo e Olivetti calda in redazione.
“Cronista coi crismi e anche col fisico del ruolo”, ricordano i colleghi del quotidiano milanese.

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